SAN BENEDETTO PO – Ponte di San Benedetto senza pace. E ancora una volta a far soffiare i venti di guerra è la Toto Costruzioni che, come accaduto più volte in passato, pare abbia ancora problemi di liquidità.
La cifra che rimbalza nelle ultime ore è notevole: l’azienda non avrebbe pagato le fatture dei fornitori per un importo di circa 3 milioni di euro. E quest’ultimi terrebbero quindi giustamente ferme le forniture in attesa di essere pagati.
Le fatture non pagate sarebbero ampiamente scadute come tempistiche ma dalla Toto nessun segnale, dopo una comunicazione di novembre in cui era stato comunicato che nel giro di poco sarebbero avvenuti i pagamenti. Siamo oltre metà gennaio ma di soldi invece nessuna traccia.
La situazione è molto preoccupante perchè i ritardi nella consegna delle forniture si traducono in ritardi dei lavori di realizzazione del nuovo ponte di San Benedetto Po, e questo in un quadro dove la ditta è già abbondantemente in ritardo rispetto al termine dell’opera così come era stato fissato nel cronoprogramma del cantiere.
La Provincia, stazione appaltante dei lavori, avrebbe dovuto affidare alla Toto anche la realizzazione del tratto di ponte in golena in quanto trattasi di progetto complementare, ma è plausibile che Palazzo Di Bagno non incarichi la società fino a quando quest’ultima non avrà saldato i debiti con i fornitori. Ciò per evitare altri ritardi della ditta abruzzese che ormai non sarebbero più sopportabili.
La stessa Provincia ricordiamo poco più di un anno fa intervenne direttamente per ovviare ai problemi di liquidità della Toto anticipando i soldi per il pagamento di un fornitore.
La prossima settimana sarà dunque molto importante per capire i possibili sviluppi per un cantiere che fin dal suo inizio è stato caratterizzato da problemi e ritardi, con il conseguente diffondersi del malcontento e dei timori delle comunità per le quali il ponte tra San Benedetto e Bagnolo è fondamentale e che da vent’anni a questa parte si sono trovate invece ad essere fortemente penalizzate a causa delle precarie condizioni del manufatto con le relative limitazioni della circolazione, dei lavori tampone che negli anni si sono susseguiti e da ultimo del cantiere per il nuovo ponte i cui tempi potrebbero quindi allungarsi ulteriormente.