Traffico internazionale di droga: 42 arresti in tutta Italia. Coinvolto un 54enne di Porto

MANTOVA – Ha toccato anche Mantova la maxioperazione anti-droga della Squadra Mobile di Brescia e che ha visto arresti e perquisizioni in 17 province in tutta Italia. Nella nostra provincia coinvolto un 54enne, M.P., di Porto Mantovano. Un soggetto già noto alle forze dell’ordine che si sarebbe servito dell’hub bresciano di Gussago per acquistare cocaina e hashish da rivendere in un secondo momento sulla piazza mantovana.

La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza applicativa di 45 misure cautelari – di cui 30 in carcere, 12 agli arresti domiciliari e 3 di obbligo – e numerose perquisizioni nei confronti di soggetti italiani, albanesi e nordafricani sedenti nelle province di Brescia, Reggio Calabria, Catanzaro, Napoli, Palermo, Roma, Milano, Foggia, Cosenza, Ragusa, Trapani, Mantova, Cremona, Pavia, Chieti, Bolzano e Biella, nonché 8 misure in attesa di preventivo interrogatorio degli indagati, i quali, secondo quanto emerso nella fase delle indagini preliminari, sarebbero responsabili di traffico internazionale di sostanze stupefacenti provenienti dal Sudamerica, dal Nordafrica e dall’Olanda.

Dalle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Brescia e dal Servizio Centrale Operativo e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di questa Procura, sarebbe emersa l’esistenza di due diverse associazioni per delinquere dotate di armi e capaci di gestire i propri affari affidandosi alle più avanzate tecnologie criptate di comunicazione.

Il primo gruppo criminale, gravitante principalmente in questa provincia, sarebbe risultato in grado di importare sostanze stupefacenti direttamente dai paesi produttori, nello specifico cocaina dalla Colombia – grazie all’intermediazione di una cittadina di quel Paese collegata con soggetti legati al “clan del golfo” – nonché hashish proveniente dal Marocco e fatto transitare dalla Spagna, Paese in cui tra l’altro avrebbe trovato rifugio uno dei destinatari della presente misura, già dichiarato latitante.

Il secondo gruppo – del quale avrebbero fatto parte soggetti legati da vincoli di parentela con gli esponenti delle note famiglie di ‘Ndrangheta Nirta e Strangio di San Luca oltre a cittadini albanesi – avrebbe incentrato la gestione del traffico internazionale nella provincia di Brescia, in particolare nel Comune di Gussago, ove sarebbe stato creato un vero e proprio quartiere generale adibito anche a sito di stoccaggio della sostanza stupefacente proveniente dall’estero e destinata alla distribuzione su tutto il territorio nazionale.

Lo stesso sodalizio sarebbe risultato in stretti rapporti con esponenti delle organizzazioni mafiose ‘Ndrangheta, Cosa Nostra, Camorra, Stidda e Sacra Corona Unita, che avrebbero anche partecipato al sistema di distribuzione.

Le consegne, che avrebbero interessato tutto il territorio nazionale, proprio grazie a tali legami sarebbero giunte in località sottoposte al controllo di clan della criminalità organizzata, quali i clan napoletani “Contini” della Arenaccia e “Orlando – Polverino – Nuvoletta” di Marano di Napoli, i mandamenti mafiosi palermitani di Santa Maria di Gesù, Porta Nuova e Partinico/San Giuseppe Jato, la famiglia mafiosa di Villaseta ad Agrigento ed infine i clan stiddari della provincia di Caltanissetta.

Nel corso delle indagini, avviate nel 2022 e che hanno riguardato complessivamente 87 indagati, sono stati tratti in arresto in flagranza di reato 19 soggetti e sono stati sequestrati circa 135 Kg di cocaina, 90 Kg di hashish e 3 Kg di marijuana nonché 2 pistole del tipo revolver calibro 45 con matricola abrasa. Nel complesso è stato contestato il traffico di circa 2.000 kg di cocaina, 1.500 kg di hashish e 700 kg di marijuana.

La sostanza stupefacente, trasportata via mare e su gomma anche attraverso società compiacenti, è stata rinvenuta in abitazioni, autovetture, in un caso all’interno di una delle cisterne di un autoarticolato destinato al trasporto del latte ed in un’altra circostanza in una cava nella provincia di Lecce.

Nel mese di aprile 2023, è stata inoltre scoperta e sequestrata, nelle campagne della provincia di Reggio Calabria, una vera e propria raffineria clandestina per il taglio ed il confezionamento di cocaina, attività che veniva svolta da cittadini colombiani giunti appositamente e muniti di una ricetta dedicata per garantire la qualità della lavorazione della sostanza pura. In quell’occasione, oltre aver proceduto all’arresto in flagranza di uno dei cittadini colombiani e di un italiano, sono stati rinvenuti e sequestrati 34 kg circa di cocaina brandizzata con i loghi “888”, “Cartier” e con l’icona di una zampa, 11 kg circa di sostanza da taglio, un grosso quantitativo di acetone, una pressa idraulica di grosse dimensioni, frullatori, un forno a microonde, bilance ed altre attrezzature adibite al trattamento della sostanza.