CASTIGLIONE – Parere negativo della Conferenza di Servizi, convocata questa mattina: l’impianto di biometano a Grole di Castiglione, dunque, non si farà. Manca ancora un passaggio decisionale, ma la strada ormai è tracciata. Non ci sono stati i chiarimenti, né le integrazioni richieste da parte del proponente, dunque la bocciatura del progetto era nell’aria ed è puntualmente arrivata. Tante le criticità e gli interrogativi: dalle possibili contaminazioni delle falde acquifere, agli odori, all’aumento importante del traffico, nonché problematiche sostanziali come il vincolo di inedificabilità in un’area agricola che già in passato aveva visto bocciare una discarica. Inoltre in molti avevano sottolineato come un impianto da 52mila tonnellate di conferimento, fosse ben più grande di quanto necessario per servire le piccole aziende agricole e agroalimentari.
IL SINDACO VOLPI: “VICENDA GESTITA NEL MODO CORRETTO. SBAGLIA CHI PRETENDE DI PORRE DEI NO SOLO POLITICI”
“E’ stato il modo giusto di affrontare la questione, tutelando il diritto e la salute dei cittadini – spiega il sindaco Enrico Volpi -: non era possibile, né consigliabile affrontare la questione soltanto sul piano politico, ma era giusto convocare le conferenze di servizi per ottenere pareri tecnici e prescrizioni”. Dal momento che il proponente non ha presentato le integrazioni richieste, difficilmente arriveranno controdeduzioni o si ricorrerà ad appelli. “Inoltre – precisa Volpi – è errato dire che il Comune doveva preventivamente bloccare il progetto a causa del vincolo di inedificabilità. Si tratta di un vincolo che poteva essere spostato su un altro lotto esistente, come spesso è accaduto in altre situazioni, ma il proponente non l’ha fatto. Ma era comunque una questione da discutere in Conferenza di Servizi”.
TIANA (NO POLO LOGISTICO): “UNA VITTORIA PER I CITTADINI DI GROLE, CHE SI SONO MOBILITATI CON UN 885 FIRME”
Esulta il Comitato No Polo Logistico, che sin dall’inizio aveva sottolineato parecchie criticità. “Speriamo e invitiamo l’Amministrazione a non permettere più la presentazione di progetti simili in zone sensibili a livello ambientale – ha detto Franco Tiana del Comitato No Polo Logistico – e ci auguriamo che non vengano nemmeno più presentate proposte di questo tenore. Prendiamo atto del parere negativo e ringraziamo tutti i cittadini, specialmente quelli della frazione di Grole che si sono mobilitati in massa, raccogliendo ben 885 firme”.
CARISTIA (PD): “SODDISFATTI DELLA DECISIONE, MA IL PROCEDIMENTO NON DOVEVA NEMMENO INIZIARE”
Soddisfatto il capogruppo del Pd in Consiglio Comunale Maurizio Caristia: “Bene il parere della conferenza di servizi, i motivi per il no all’impianto sono state ben riassunte in questi mesi dal comitato No Polo Logistico, che ha anche avviato una raccolta firme. Ma sulla vicenda bisogna sottolineare anche un altro aspetto: il procedimento avviato dal Comune non doveva neanche iniziare, in quanto il sito prescelto non era “area idonea” secondo le disposizioni regionali e, soprattutto, l’istanza presentata allo Sportello unico risultava carente dei presupposti per avviare il procedimento autorizzativo (PAS)”. “Il sito prescelto per la localizzazione dell’impianto – prosegue Caristia – risultava e risulta gravato da un vincolo di inedificabilità che allo Sportello unico dovevano conoscere in quanto appostato e registrato a favore dello stesso Comune dal 1989. Le stesse Linee guida della Regione Lombardia per i procedimenti autorizzativi di questo tipo d’impianti prevedono in modo scrupoloso apposite procedure preliminari. Il tecnico abilitato, secondo le procedure, doveva preliminarmente attestare la compatibilità e la non contrarietà del progetto con gli strumenti urbanistici approvati e i regolamenti edilizi vigenti”. Dunque l’opposizione di centrosinistra promette di porre la questione nel prossimo Consiglio: “Il sindaco Volpi non ha nulla da dire riguardo alla delega assegnata ad hoc al suo Assessore?”