Trasporto pubblico locale, non sarà pagata la 2° tranche dell’una tantum prevista dal CCNL

Ai lavoratori del trasporto pubblico locale non sarà pagala la seconda tranche dell’una tantum prevista dall’ultimo rinnovo del Contratto Nazionale del Lavoro.

E’ quanto emerso dall’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio tra le Organizzazioni Sindacali alle Aziende di Trasporto sul pagamento della seconda tranche dell’una tantum prevista dall’ultimo rinnovo del CCNL autoferrotranvieri-internavigatori (mobilità tpl). Le Aziende di Trasporto hanno dichiarato l’impossibilità di fare fronte al pagamento, previsto per il mese di novembre della quota di una tantum a causa della mancata previsione negli ultimi provvedimenti legislativi dei ristori, relativi al 2021 e ai primi tre mesi del 2022, necessari per fronteggiare i mancati ricavi conseguenti alle restrizioni dovute al Covid, oltre al caro carburante degli ultimi mesi.

Nel nostro territorio coinvolti i lavoratori di Apam e parte dei lavoratori delle Ferrovie Emilia Romagna.

Prossimi passi delle organizzazioni sindacali: incontri in Prefettura e proclamazione dello stato di agitazione mettendo in atto tutte le azioni necessarie da intraprendere a tutela delle lavoratrici e lavoratori Autoferrotranvieri-Internavigatori, a partire dalla sensibilizzazione al Governo affinché la questione venga risolta nel più breve del tempo possibile.

“E’ una situazione difficile – commenta  Andrea Bertolini, Dirigente Area Sistemi di Trasporto Membro della Segreteria Regionale Lombardia UTP Associazione Utenti del Trasporto Pubblico – le aziende hanno dichiarato che riconoscono questo compenso previsto, ma non hanno i soldi per pagarlo. Spero di sbagliarmi, ma siamo solo all’inizio, la situazione andrà avanti così per tutto il 2023”. 

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