Trasporto pubblico, sciopero al 90% nel Mantovano. Anteini (Cgil): “Rinnovo Ccnl non più rinviabile”

MANTOVA – Adesioni complessive che sfiorano il 90% circa nel Mantovano per lo sciopero del trasporto pubblico locale. I lavoratori si sono fermati dalle 15 di ieri fino al termine del servizio. I sindacati segnalano nel dettaglio, l’astensione dal lavoro del 90% per quanto riguarda i cosiddetti impianti fissi e un 85% del personale viaggiante.

“La grande partecipazione è stato un segnale forte e tangibile dello stato di insofferenza
delle lavoratrici e dei lavoratori autoferrotranvieri-Internavigatori – dicono le organizzazioni sindacali – che legittimamente rivendicano adeguamenti retributivi rispetto l’inflazione, tempi di vita-lavoro, sicurezza, giusto riconoscimento delle professionalità. L’adesione di tutti è stata fondamentale per sostenere le azioni di protesta messe in campo dalle organizzazioni sindacali a sostegno del rinnovo del Ccnl (cioè Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Fna), che ringraziano tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno partecipato al presidio e aderito allo sciopero per rivendicare un diritto irrinunciabile qual è il rinnovo. Sono stremati da condizioni lavorative insostenibili e da retribuzioni ai minimi storici, nel settore non si trovano più autisti, operai, e altro tipo di personale. E non si tratta solo di una questione salariale, ma soprattutto di qualità della vita”.

“Serve una maggiore offerta di servizio, i cui benefici sarebbero sia per le lavoratrici e i lavoratori sia per gli utenti, serve di conseguenza un adeguamento dei finanziamenti pubblici per la mobilità collettiva. La nostra mobilitazione continuerà in assenza di risposte concrete e di avanzamenti nella trattativa, come accaduto dopo la prima azione di sciopero dello scorso luglio, proseguirà con tutte le iniziative che riterremo necessarie a finalizzare una soddisfacente chiusura contrattuale a tutela del lavoro, della sicurezza e del servizio pubblico. Non ci fermeremo, perché il Ccnl non è un capriccio, ma un diritto” concludono i sindacati.

“Urge fortemente un rinnovo necessario per i lavori e le lavoratrici e per il futuro e il presente della mobilità delle nostre città – osserva Sandro Anteini della Filt Cgil mantovana -. Il ministro Salvini con uno slogan “va tutto bene” oltre a mentire al paese, smonta il Fondo Nazionale Trasporti, riducendo la prospettiva di vita delle aziende italiane, la maggior parte di queste a partecipazione pubblica”.