BORGO MANTOVANO – Cinque anni e otto mesi di reclusione, oltre a richieste di risarcimento per un totale di 300mila euro. È quanto emerge dalla discussione processuale che vede imputato il 32enne Gabriele Leonardi, accusato di aver tentato di uccidere la ex compagna e un suo amico a Villa Poma di Borgo Mantovano, la notte del 27 luglio dello scorso anno.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, l’uomo, non rassegnatosi alla fine della relazione sentimentale, avrebbe agito per gelosia dopo aver visto la donna a bordo di uno scooter insieme a un altro uomo. Dopo averla attesa al rientro da una serata in discoteca, l’avrebbe individuata e poi speronata volontariamente con la propria auto.
Un gesto violento e deliberato che ha avuto conseguenze gravi: entrambi i passeggeri del ciclomotore sono stati ricoverati con numerose fratture, e il 30enne ha subìto l’amputazione parziale di una gamba. L’uomo è stato arrestato poco dopo l’accaduto, praticamente in flagranza, e si trova attualmente ai domiciliari.
Nel corso dell’udienza con rito abbreviato, l’avvocato Andrea Rossato – legale del giovane ferito e costituitosi parte civile – ha richiesto una provvisionale di 200mila euro. L’avvocato Arianna Monelli, che assiste la donna e un suo familiare, ha invece avanzato richieste di risarcimento per 50mila euro ciascuno, con 30mila euro di provvisionale a testa.
La difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Arianna Tarocco, ha chiesto la riqualificazione del reato da tentato omicidio a lesioni personali, e l’assoluzione per l’accusa di stalking, accusa che è stata comunque avanzata dalla stessa pubblica accusa.
Il giudice per l’udienza preliminare, Edoardo Zantedeschi, ha aggiornato il procedimento all’11 luglio, quando sono previste le repliche e la lettura della sentenza.