Trenitalia, sciopero di 24 ore dalle 3 del 13 luglio: “Dall’azienda nessuna risposta concreta”

Un nuovo sciopero dei lavoratori di Trenitalia è pronto a scattare dalle 3 del 13 luglio alle 2 del 14. “Considerato il tenore delle risposte arrivate finora dall’Azienda, immaginiamo che la Società, in tutte le sue articolazioni, abbia scelto di “pesare” nuovamente il livello di malcontento dei lavoratori – dicono i sindacati -, costringendo il Sindacato a passare dalle parole ai fatti. L’annunciata volontà societaria di individuare soluzioni concrete ai temi oggetto della vertenza aperta su Trenitalia si è tradotta in nulla di fatto. Anzi, se possibile, in alcuni casi abbiamo assistito ad ulteriori e significativi peggioramenti nella qualità della vita lavorativa del personale”.
“Per il personale mobile, per esempio – dicono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast e Orsa – le risposte arrivate dalla Società hanno determinato una tensione irrespirabile: turni saturi e consegnati in ritardo, mancanza di personale, impossibilità di fruizione delle ferie, forzature normative sul modulo equipaggi, disposizioni non concordate che introducono nuove attività per il PdA senza prevedere le opportune tempistiche, peggioramento degli aspetti legati a logistica e refezione. Il confronto territoriale, in questo contesto, si è trasformato in un’inutile liturgia a cui RSU e lavoratori hanno deciso di non prestarsi, considerata la palese strategia aziendale nel portare all’esasperazione i carichi di lavoro, per poi mostrare un’eventuale disponibilità ad elargire il miglioramento di qualche riga di turno. Analoghe criticità si riscontrano nel Settore Manutenzione, nel Settore di Vendita/Assistenza e negli uffici dove si registrano tentativi di nascondere le carenze di organico e le difficoltà legate ad un’inadeguata organizzazione delle attività, attraverso forzature gestionali che scaricano sui lavoratori gli effetti dell’assenza di un confronto di merito con il Sindacato in tema di internalizzazioni, reticolo, investimenti, valorizzazioni, digitalizzazione dei processi ed assegnazione delle lavorazioni”.
Queste le rivendicazioni dei sindacati. “Occorre intervenire con urgenza in tutti i processi interessati dalla vertenza ed aprire un percorso che conduca a delle soluzioni strutturali e condivise con il Sindacato:
• ripianare le attuali carenze rispetto ai reali fabbisogni aziendali;
• delineare un progetto di rilancio e valorizzazione del settore della manutenzione e delle sue attività, che passa da un confronto chiaro sul reticolo manutentivo e dalla garanzia di investimenti sulle postazioni e sugli ambienti di lavoro;
• restituire centralità alla rete di Vendita ed Assistenza attraverso una riorganizzazione adeguata, garantendo formazione e supporto al processo di digitalizzazione ed un sistema di regole condivise a tutela della salute dei lavoratori e garantire trasparenza nella ridefinizione delle attività del personale.
• traguardare misure di mitigazione della gravosità e della saturazione dei turni del personale degli equipaggi, nell’ambito di un miglioramento della normativa di lavoro ed un concreto intervento per garantire adeguatamente il diritto al pasto e l’effettiva fruibilità delle ferie.
• aprire un confronto sul personale degli uffici in materia di investimenti tecnologici su postazioni di lavoro, crescita professionale in base a parametri oggettivi legati ad un percorso formativo/professionale definito e misurabile”.

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