MILANO – “Il passaggio dal bonus all’indennizzo è una presa in giro dei pendolari. La scelta compiuta dalla giunta Fontana di fatto è un sistema sfavorevole per i cittadini che continuano a subire disagi quotidiani per chi viaggia sui treni regionali”. Lo dice il consigliere Marco Carra, a margine della conferenza stampa organizzata oggi a Palazzo Pirelli dal gruppo PD, per chiedere alla Regione “di ripristinare il meccanismo del bonus trasporti”, ovvero la precedente modalità di ristoro dei disservizi subiti dai clienti, o almeno riportare il criterio di valutazione della qualità del servizio alla puntualità di cinque minuti anziché quindici come sarò d’ora in poi, reintroducendo l’automatismo dell’erogazione e non l’indennizzo conseguente alla richiesta dell’utente.
“Non è affatto vero che Regione sia stata obbligata ad abbandonare il bonus per passare all’indennizzo in caso di ritardi – spiega Carra -. Si tratta di una scelta politica, poiché ottemperare alle direttive dell’autorità di regolazione dei trasporti non significava obbligatoriamente applicare un sistema peggiorativo per i viaggiatori. Le risorse risparmiate serviranno a finanziare il servizio di gratuità dei mezzi per le forze dell’ordine, su cui siamo assolutamente favorevoli, ma non deve essere un servizio pagato dai pendolari, non è giusto, a fronte di contini aumenti delle tariffe e nessun miglioramento del servizio”.
Il Pd chiede alla Regione di ripristinare il meccanismo del bonus, o quanto meno di riportare i criteri di valutazione della puntualità a cinque minuti anziché a quindici e ripristinare l’automatismo dell’erogazione.
“Il servizio ferroviario regionale deve soddisfare le esigenze del cittadino, dei numerosi pendolari che viaggiano sui mezzi di Trenord e non avere come priorità gli aspetti finanziari delle società controllate e partecipate”.