Una fiumana di persone, oltre 200mila secondo gli organizzatori, ha invaso i 14 chilometri che separano Perugia da Assisi per la storica Marcia della Pace “Imagine all the people”, una delle edizioni più partecipate di sempre. A sottolinearlo è stato Flavio Lotti, anima e promotore dell’iniziativa, che dal palco della Rocca di Assisi ha ricordato: «Nel 2001, dopo l’attacco alle Torri Gemelle, fummo in 200 mila. Oggi siamo anche di più».
Un successo di partecipazione che non si vedeva da anni, con bandiere arcobaleno e striscioni colorati che hanno unito associazioni, sindacati, studenti, famiglie e rappresentanti istituzionali. In testa al corteo lo striscione con la scritta “Fraternità” e, accanto, i colori della pace e della Palestina: un messaggio per chiedere la fine dei conflitti in Medio Oriente, in Ucraina e in tutte le aree martoriate dalla guerra.
Tra i partecipanti anche una delegazione mantovana, circa 300 persone (cinque pullman completati da Cgil, Comune di Mantova, Arci, Coop Nordest e Anpi), giunte in Umbria insieme ad associazioni pacifiste e ai sindacati. «Siamo partiti con vari pullman dei territori, sia delle associazioni, sia della CGIL – ha raccontato Paola Longari, presidente provinciale dell’Anpi di Mantova –. Tanta voglia di pace, tante bandiere, tanta partecipazione. Abbiamo contribuito anche noi, e speriamo che questo accordo di pace tra Israele e Palestina sia davvero duraturo».
La marcia, partita alle 10 da Perugia, ha raggiunto Assisi nel primo pomeriggio, accolta dagli applausi alla Rocca e dalle note di Imagine. Sul palco anche il messaggio di papa Francesco, letto dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino: il Pontefice ha esortato a «implorare il dono della riconciliazione e della stabile concordia nelle parti del mondo segnate dai conflitti», auspicando che «all’odio subentri l’amore, all’offesa il perdono».
A caratterizzare questa edizione anche il ritorno dei leader politici nazionali: presenti la segretaria del PD Elly Schlein, il leader del M5S Giuseppe Conte, il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e il segretario generale della CGIL Maurizio Landini.
Sotto le mura di Assisi, unite simbolicamente, le bandiere di Palestina e Israele, Russia e Ucraina: un gesto semplice ma potente che ha riassunto lo spirito della giornata.