Trevenzoli scrive a Governo e Regione: “No ai campi fotovoltaici in zona agricola”

Hai un terreno agricolo e vuoi farlo rendere? Potresti affittarlo o venderlo per la produzione di energia elettrica, ne parliamo in questo articolo

VILLIMPENTA – Il primo cittadino Daniele Trevenzoli ha scritto al ministro della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, al Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, all’assessore regionale alle risorse energetiche Massimo Sertori e all’assessore regionale all’agricoltura, Alessandro Beduschi per dire no alle distese di pannelli fotovoltaici sul terreno agricolo.

Il testo della lettera
“Sono il Sindaco di un piccolo Comune della Provincia di Mantova (2.110 abitanti) e sono rimasto perplesso dallo studio che abbiamo commissionato per valutare l’impatto del decreto Legge n.199 del 08.11.2021 sul territorio di Villimpenta.
Premetto che sono assolutamente favorevole ad ogni energia da fonti rinnovabili, tant’è che il nostro comune nel 2010 acquistò uno stabile adibito ad ex latteria già crollato, bonificò l’area e vi costruì sopra un campo fotovoltaico da 550kw che, tra l’altro, ci garantisce un minimo di stabilità economica.
Sono però altresì convinto che le aree agricole devono rimanere nella disponibilità delle coltivazioni agricole tanto più in un’area come la nostra tra le più fertili d’Europa.
La stessa Regione Lombardia, con varie leggi e norme, cerca di limitare il consumo di suolo agricolo, ma il decreto 199 apre una falla di portata enorme a mio avviso.
Il problema nasce dall’art.20 comma 8 che, in deroga alle normative vigenti, nel raggio di 500mt dalle aree artigianali/industriali si possono costruire campi fotovoltaici a terra anche in zona agricola.
Letta così la norma può sembrare quasi innocua, senonchè, se approfondisci, come abbiamo fatto noi, cosa comporta sul territorio sia apre uno scenario preoccupante.
Infatti, applicando questa deroga sono nel mio comune, sono oltre 500mila i metri quadrati di area agricola potenzialmente disponibili per i campi fotovoltaici, e questo, credo, sia inaccettabile per i motivi che sopra vi ho esposto.
Tra l’altro senza che l’Amministrazione Comunale possa in qualche modo intevenire o limitare tali costruzioni anche solo facendo pagare una sorta di costi di costruzione atti più a disincentivare gli insediamenti che a fare meramente cassa.
Senza farla troppo lunga, credo che serva, urgentemente, un intervento normativo che  limiti e regoli la costruzione di campi fotovoltaici in aree agricole al fine di preservare un territorio che, da sempre, produce prodotti di altissima qualità riconosciuti in tutto il mondo”.

 

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