Trombosi dopo il vaccino AstraZeneca, Camilla è morta a 18 anni

Trombosi dopo il vaccino AstraZeneca, Camilla è morta a 18 anni

Camilla Canepa non ce l’ha fatta. La diciottenne che il 25 maggio aveva partecipato all’open day organizzato dalla Regione Liguria per la vaccinazione è morta ieri sera. Era stata vaccinata con AstraZeneca che attualmente in Italia è consigliato per chi ha più di 60 anni, ma non vietato al di sotto di questa età.
È stata male il 3 giugno, è morta una settimana dopo per trombosi, la famiglia ha deciso la donazione degli organi.
Non è accertata la correlazione con il vaccino, ma la Procura di Genova ha aperto un’indagine conoscitiva e ora apre un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti.
La 18enne di Sestri Levante, che si stava preparando per la maturità e giocava a pallavolo,  si era presentata al pronto soccorso dell’ospedale di Lavagna con cefalea e fotofobia il 3 giugno. Era stata rimandata a casa dopo una Tac negativa. Due giorni dopo, quando si è presentata al San Martino di Genova, era peggiorata e aveva un’emorragia cerebrale. Nulla ha potuto salvarla, nemmeno l’intervento chirurgico per rimuovere i trombi che si era formati e per diminuire la pressione intra cranica.
È già stato ritirato il lotto di AstraZeneca usato per la sua vaccinazione e per quella di una donna di Savona di 34 anni. Anche lei si è presentata al pronto soccorso con forte mal di testa ed è stata operata per rimuovere trombi addominali.
Da giorni è aperto un confronto sull’utilizzo del vaccino di AstraZeneca negli Open Day per i più giovani. Da parte dei medici, ma anche del governatore della Liguria Toti c’è la richiesta di regole precise. “Se il Cts deciderà che questo vaccino non va bene”, ha detto il governatore della Liguria Toti, “vorrei semplicemente venisse fatta una comunicazione univoca e chiara. Deve finire il tempo delle raccomandazioni vaghe che di fatto lasciano la responsabilità alle Regioni, Aifa, ministero della Salute e Cts devono prendere una posizione netta”.
Nel rapporto dell’Agenzia Italiana del Farmaco sui vaccini anti-Covid19 che raccoglie le segnalazioni di reazioni avverse raccolte tra il 27 dicembre scorso e il 26 maggio ci sono 21 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate, indipendentemente dal tipo di vaccino. Per AstraZeneca il tasso di segnalazione delle trombosi venose intracraniche è di 1 caso ogni 100.000 prime dosi somministrate, prevalentemente in persone con meno di 60 anni”.