Truffa online da 4.000 euro: studentessa raggirata con false promesse di guadagno

Un'immagine del Cnaipic, il Centro nazionale anticrimine informatico della Polizia postale, che in un'??ndagine coordinata dalla Procura di Roma, ha scoperto e smantellato una centrale di cyberspionaggio che per anni ha raccolto notizie riservate e dati sensibili su politici, istituzioni, pubbliche amministrazioni, studi professionali e imprenditori di livello nazionale. Due le persone arrestate, trovate in possesso di un database con oltre 18mila username. Roma, 10 gennaio 2017. ANSA/ MASSIMO PERCOSSI

MANTOVA – Una giovane studentessa mantovana di 23 anni è rimasta vittima di una truffa online, cadendo nella rete di un gruppo che le aveva proposto un’attività lavorativa apparentemente semplice e redditizia. Il meccanismo era quello, ormai noto, delle false promesse di guadagno facile.

Tutto è iniziato con l’inserimento in un gruppo su una piattaforma di messaggistica istantanea, dove le è stato offerto di mettere “like” a determinati video, definiti dai truffatori come “compiti”, con la promessa di ricevere un compenso proporzionale al numero di interazioni.

Nei primi giorni, la ragazza ha effettivamente ricevuto piccoli bonifici, che sembravano confermare la serietà dell’offerta. Successivamente, però, le è stato chiesto di registrarsi su una piattaforma esterna per visualizzare i guadagni e continuare l’attività, versando denaro per sbloccare i fondi.

Convinta dalle rassicurazioni e dai saldi fittizi mostrati online, ha effettuato diversi bonifici bancari verso soggetti terzi, con importi sempre più elevati. La truffa si è aggravata con il coinvolgimento di presunti “insegnanti” e di un sedicente “direttore finanziario”, che le hanno chiesto ulteriori versamenti per correggere presunti errori nei compiti svolti.

Solo dopo aver perso circa 4.000 euro, la giovane ha compreso di essere stata truffata e ha sporto denuncia presso la Polizia Postale di Mantova.

Le indagini, condotte dalla Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica, hanno portato all’identificazione di tre persone: due donne residenti in provincia di Milano e un cittadino ghanese domiciliato in provincia di Cuneo. Sono ritenuti responsabili di truffa aggravata, commessa attraverso strumenti informatici e tecniche di manipolazione psicologica.

La Polizia di Stato invita tutti i cittadini a prestare massima attenzione alle offerte di lavoro che promettono guadagni facili. È fondamentale verificare l’autenticità di siti e piattaforme prima di inserire dati personali o bancari. Si ricorda inoltre che nessuna proposta seria richiede pagamenti anticipati per accedere ai compensi.