Tubercolosi, due vittime nel Mantovano in pochi giorni: non accadeva da decenni

MANTOVA – Dopo decenni di silenzio, la tubercolosi torna a far paura anche nel Mantovano. Nel giro di pochi giorni si sono registrati due decessi, entrambi di cittadini indiani residenti in provincia: una donna di 60 anni di Porto Mantovano e un uomo poco più che quarantenne di Goito.
A riportare la notizia del decesso della donna è La Voce di Mantova. La 60enne è morta nel reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Carlo Poma, dove era ricoverata dallo scorso 20 settembre. Le sue condizioni, inizialmente stabili, si sono aggravate improvvisamente. L’altro connazionale era deceduto il 28 settembre in Terapia Intensiva, dove era stato portato dopo un rapido peggioramento.

Nel Mantovano non si registravano casi letali di tubercolosi da almeno quarant’anni, al punto che la malattia era considerata di fatto debellata. I due recenti decessi hanno però riacceso l’allarme: la Tbc è infatti una malattia infettiva che si trasmette per via aerea, attraverso goccioline di saliva emesse con tosse o starnuti dalle persone infette. La situazione è sotto controllo, ma resta alta l’attenzione da parte delle autorità sanitarie. Per precauzione, la salma della donna è stata chiusa in una bara sigillata per ridurre ogni rischio di contagio. La tubercolosi, pur essendo oggi rara nei Paesi occidentali, è tutt’altro che scomparsa. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno circa 8 milioni di persone nel mondo contraggono la malattia e 2 milioni muoiono a causa delle complicazioni. L’India, paese di origine delle due vittime, è tra i più colpiti, con oltre 1,8 milioni di casi stimati. Non è stato ancora possibile stabilire se la donna avesse contratto l’infezione in Italia o durante un eventuale recente viaggio in patria. Accertamenti sono in corso anche sulle persone con cui era entrata in contatto, attraverso prelievi di sangue e analisi specifiche.