Grande corteo per Gaza: tre province unite a Bozzolo nel nome di don Mazzolari

BOZZOLO – Sabato 30 agosto Bozzolo diventerà nuovamente il cuore pulsante di un messaggio universale di pace. Da piazza Europa partirà infatti una marcia che condurrà alla tomba di don Primo Mazzolari, il sacerdote bozzolese ricordato come “profeta di pace”, per ribadire la richiesta di un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza.

Un appuntamento che, nel solco dell’eredità di don Primo, vuole riaffermare il valore universale della pace, al di sopra di ogni appartenenza religiosa o politica.

L’iniziativa, intitolata “Gaza nostra ostinazione”, è promossa dalle Tavole della Pace di Cremona, Brescia e Oglio Po, dalla rete Mantova per la Pace e dall’Ufficio missionario della diocesi di Cremona, con il patrocinio del Comune di Bozzolo. L’appuntamento vedrà la partecipazione di vescovi, associazioni, sindaci delle tre province e numerosi cittadini.

Il programma prevede il ritrovo alle 16.30 presso la Tenda di solidarietà per la Palestina, quindi la partenza del corteo verso piazza don Primo Mazzolari, davanti alla chiesa parrocchiale che custodisce le spoglie del sacerdote. Sono attesi collegamenti internazionali di grande rilievo: il patriarca di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa, interverrà in diretta, mentre Anna Foa e Moni Ovadia invieranno messaggi video. Non mancheranno momenti di riflessione con la lettura di poesie palestinesi e di testi di don Primo.

Alla base della manifestazione c’è un documento-appello che richiama il pensiero mazzolariano: già negli anni ’50 il parroco di Bozzolo sosteneva che, nell’era nucleare, non esistono più “guerre giuste”. Il testo chiede l’adesione di cittadini, associazioni, sindacati, forze politiche ed enti locali, a patto che condividano i principi indicati: riconoscimento dello Stato di Palestina, fine dell’occupazione di Gaza, cessazione dei massacri definiti di natura genocidaria, restituzione degli ostaggi israeliani e condanna di ogni violenza e antisemitismo.

Il sindaco Giuseppe Torchio sottolinea il significato profondo dell’iniziativa: «Siamo molto attenti alle attività che nascono dal mondo mazzolariano, perché servono a rilanciare il messaggio di don Primo. Per questo abbiamo dato il patrocinio». Sul fronte organizzativo è stata garantita la massima attenzione anche agli aspetti legati all’ordine pubblico.