Una folla commossa a Buscoldo ai funerali di Luca Bonfante

BUSCOLDO – La chiesa parrocchiale di Buscoldo a fatica ha contenuto le tante persone che hanno partecipato al funerale di Luca Bonfante, il motociclista 48enne morto venerdì scorso in un incidente stradale sulla provinciale 57 quando ormai era vicinissimo a casa.
E pieno di gente era anche il piazzale anstistante la chiesa: parenti, amici, compagni di lavoro che non riuscivano a trattenere le lacrime. C’erano i bambini, compagni di classe della figlia Giada, insieme alle insegnanti. E c’erano i molti amici di Nicola, il figlio maggiore. Tutti che hanno voluto essere lì, per dare l’ultimo saluto a Luca.
La messa è stata officiata da don Alfredo Bruneri che nell’omelia ha proposto una riflessione partendo dal passo del Vangelo di Matteo che racconta le paure degli apostoli sulla barca in balia della tempesta mentre Gesù dormiva.
La tempesta sono gli sconvolgimenti che avvengono nella vita, e qualche volta può anche sembrare che Dio dorma, noi lo invochiamo, e Lui non risponde. E rimaniamo impotenti nella tempesta del nostro dolore. “Può sembrare che Dio stia dormendo ma non è così. Gesù insegna a tenere viva la fede anche in mezzo alla tempesta più tremenda”.
Anche quando un giovane padre, un marito, un figlio, un amico fedele viene strappato alla vita.
Don Alfredo, commosso, si è più volte interrotto, e un momento di intensa commozione si è vissuto quando un dipendente della Levoni, che lavorava con Luca al banco della lavorazione delle carni, ha letto un messaggio con il quale ha ricordato le sue grandi doti professionali e umane. Poi ha letto un suo messaggio personale per quello che per lui era anche un grande amico. Parole che hanno fatto capire fino in fondo la grande generosità di Luca e il suo altruismo che lo facevano benvolere da chiunque.
Molti coloro che hanno seguito il feretro anche al cimitero di Buscoldo per cercare di dare il proprio sostegno alla famiglia di Luca: la moglie Marika, i figli, Nicola e Giada, la mamma Isa, il papà Mario, e la sorella Barbara, tutti a ricordare quell’uomo buono innamorato della sua famiglia e della vita che pareva sorridergli fino a quel maledetto tratto di strada dove il destino ha deciso per lui diversamente.