MANTOVA – Tutto sarebbe accaduto quando sull’autobus sono saliti i controllori, e un ragazzo, privo di abbonamento valido, avrebbe cercato di scappare, non riuscendovi perchè le porte si sarebbero chiuse.
Sui social la mamma del giovane ha parlato di una vera e propria aggressione al figlio con “calci nella pancia” perchè si sarebbe rifiutato di mostrare il documento d’identità. Secondo la donna ad aggredire il giovane sarebbe stato l’autista che lo avrebbe fatto cadere a terra trattenendolo per lo zaino. “Il signore era un semplice autista non aveva alcun titolo per aggredire mio figlio (il documento lo possono richiedere solo i controllori non lui”” scrive la madre.
Il fatto sarebbe accaduto intorno alle 13.20 di ieri in viale Risorgimento, sull’autobus numero 11 che i ragazzi utilizzano per rientrare a casa dopo la scuola.
“Mio figlio ha sbagliato, il documento andava mostrato – ha detto la mamma sui social in un lunghissimo post pubblicato sulla sua pagina – ma questo non giustifica un’aggressione come quella che ha subito, buttato a terra e preso a calci”. Il giovane avrebbe riportato ferite e una prognosi di tre giorni.
I due lunghi post che hanno denunciato l’aggressione hanno fatto in tempo a fare il giro di pareecchie chat mantovane.
Su tutti gli autobus dovrebbero esserci le telecamere e i genitori del ragazzo sarebbero intenzionati ad andare fino in fondo alla questione: la famiglia, infatti, avrebbe già intrapreso le vie legali. Ad Apam, che al momento non commenta, risulterebbe una versione diversa rispetto a quella fornita dalla madre del giovane.
Gli inquirenti avrebbero già richiesto i filmati delle telecamere dell’autobus e starebbero già visionando anche quelli delle telecamere della zona circostante.
