Vaccini, Johnson & Johnson negli hub mantovani. Anche gli infermieri all’anamnesi e chiarezza da subito per chi deve fare AstraZeneca

MANTOVA – Gli ingressi sono scaglionati e la gente entra ordinata, a piccoli gruppi. Non ci sono code davanti all’ingresso principale del Grana Padano Arena dove da qualche giorno a questa parte entrano coloro che sono prenotati per la vaccinazione anti-Covid, al contrario di quanto accadeva in precedenza con l’entrata sul lato. Davanti ai cancelli due guardie giurate di un istituto di vigilanza privata controllano gli orari delle prenotazioni: si entra solo se l’orario coincide o se si è un poco in anticipo esattamente come c’è scritto sui cartelli. Non entrano più, al contrario di quanto accaduto fino a pochi giorni fa, coloro che arrivano con largo anticipo. All’interno una coda breve  prima di accedere al grande spazio dove ci sono i box vaccinali.
Tutto questo accadeva oggi nel primissimo pomeriggio al centro vaccinale La Favorita al Boma che non sembrava nemmeno lo stesso luogo dove a inizio settimana si sono formate file di attesa anche di quattro ore.
Anche oggi a contribuire a questa situazione molto ordinata e fluida è la vaccinazione di massa con Pfizer che evita le lunghe anamnesi che richiede invece il siero di AstraZeneca come spiega nell’intervista nel video il direttore generale di Asst Mantova Raffaello Stradoni il quale annuncia che da domani partiranno anche le vaccinazioni con il siero di Johnson & Johnson. Stradoni spiega anche che, una volta che riprenderanno le vaccinazioni con AstraZeneca, agli over 60 senza particolari patologie sarà somministrato quel vaccino e sarà data una informazione chiara fin da subito.
Così si dovrebbe evitare il formarsi di lunghe code spesso causate da discussioni tra i medici e la gente sul siero da utilizzare per la vaccinazione. Intanto anche gli infermieri hanno iniziato a fare le anamnesi

Tutte le informazioni dettagliate nel video servizio con l’intervista al direttore generale di Asst Mantova Raffaello Stradoni.