“In cinque ore circa ci sono state 100mila registrazioni” per l’adesione alla campagna vaccinale da parte degli over 80 sulla piattaforma ad hoc creata dalla Lombardia. Il presidente della Lombardia Attilio Fontana lo ha spiegato in un incontro con la stampa esprimendo la sua “soddisfazione che non si sia verificato il crash che da parte di tanti si temeva”. Ci sono stati, ha spiegato, “alcuni disagi” per cui non si riusciva ad inviare tempestivamente gli sms ma “sono stati superati dal gestore telefonico”. “In questo momento sono fra i 600 e i mille gli sms processati al minuto.”
In verità i disagi di chi da subito ha tentato di accedere al portale sono stati molti ma sono altissimi anche i numeri dell’adesione alla campagna di vaccinazione degli ultraottantenni. Alle 17 di oggi erano 73mila gli utenti in coda, 55.823 le adesioni dal portale, 2.390 in farmacia e 115 dai medici di base. Alle 19 risultano invece 118.776 gli anziani che si sono registrati sul portale, 4.150 sono stati iscritti dai farmacisti e 214 dai medici di famiglia.
Il problema è che molti utenti che hanno provato a registrarsi, al momento di arrivare a inserire il codice di sei cifre ricevuto via sms per verificare il numero del cellulare, sono stati espulsi dal sistema e riportati alla fine della coda. E così anche due, tre volte. Risultato ore e ore in coda davanti al pc.
Il numero di cellulare in pratica non veniva accettato dal sistema e così non veniva inviato l’sms col codice per procedere. Il problema avrebbe riguardato solo la Tim che poi l’avrebbe finalmente risolto, ma questo ha causato notevoli problemi e ritardi. Col passare delle ore poi la situazione è andata lentamente normalizzandosi
Regione Lombardia intanto ricorda che l’adesione può essere espressa senza fretta anche nei prossimi giorni e che l’ordine di registrazione sulla piattaforma non corrisponderà all’ordine in cui si verrà vaccinati. La priorità sarà data ai agli anziani con più di cent’anni che in Lombardia solo oltre 4.000, poi sarà la volta degli ultra novantenni fino ad arrivare ai “più giovani” nati nel 1941.
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