MANTOVA – Sarebbero una dozzina le telecamere di videosorveglianza in città che sono state imbrattate con della vernice rossa e in alcuni casi messe anche fuori uso visto che sono stati danneggiati gli obiettivi. E’ quanto accaduto in via Cairoli, in via San Giorgio e sui Lungolaghi Mincio e Gonzaga alcuni giorni prima di Natale. I vandali praticamente avrebbero agito indisturbati da Porta Mulina sino alla centralissima via Cairoli.
La Procura della Repubblica ha dato mandato alla Polizia Locale di indagare sull’accaduto.
Gli agenti mantengono il massimo riserbo sul raid vandalico di cui si sta cercando di individuare i colpevoli anche utilizzando le immagini di quelle telecamere che hanno continuato a funzioanare nonostante il danneggiamento.
I vandali rischiano fino a otto anni di carcere per danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici utilizzati dallo Stato o da altro ente pubblico o comunque di pubblica utilità (articolo 635 ter del Codice penale).
Assai probabile, vista l’altezza delle telecamere, che i malviventi abbiano utilizzato una scala per raggiungere gli obiettivi da imbrattare come è probabile che ad agire siano stati in più di uno.
Anche in altre città in questi ultimi giorni si sono verificati vandalismi con imbrattamenti di facciate di palazzi, monumenti, telecamere e autovelox. In alcuni casi i simboli e le scritte lasciati dai vandali erano riconducibili ai gruppi “No Vax” o contro l’id digitale.