CURTATONE – Un cane è stato avvelenato ieri a Curtatone. L’animale, di proprietà di una famiglia del posto, si trovava in giardino dove è rimasto una decina di minuti. Poi è rientrato in casa mostrando evidenti sintomi di avvelenamento: salivazione eccessiva, tremori e segni di sofferenza. I proprietari lo hanno portato immediatamente in una clinica veterinaria, dove è stato ricoverato e sottoposto alle cure del caso. Fortunatamente le sue condizioni sono migliorate, e al momento non sarebbe in pericolo di vita.
Il cane in questione viveva con altri due animali della stessa famiglia. Non dava problemi al vicinato ed era abituato a stare quasi sempre in casa, fatta eccezione per qualche uscita in giardino e la consueta passeggiata mattutina al guinzaglio. Nessun comportamento molesto, dunque, che possa spiegare un gesto tanto grave. Il sollievo per le condizioni migliorate del cane lascia spazio però alla rabbia e alla preoccupazione, a maggior ragione perché non si tratta di un caso isolato.
All’inizio di agosto, sempre a Curtatone, un altro cane ha subito la stessa sorte. Il copione è quasi identico: l’animale era stato lasciato libero in giardino per una mezz’ora, come d’abitudine. Quando il proprietario ha provato a farlo rientrare in casa, non ha ricevuto risposta. È uscito a cercarlo e lo ha trovato accasciato sotto un cespuglio, con la bava alla bocca. Anche in quel caso la corsa disperata dal veterinario, ma stavolta non c’è stato nulla da fare: il cane è morto dopo poche ore. È stata presentata denuncia alle Forze dell’Ordine. Le modalità dei due casi sono molto simili: due cani lasciati soli in giardino per pochi minuti, entrambi colpiti da un’intossicazione grave in circostanze sospette. Naturale che cresca quindi la preoccupazione. C’è chi teme che possa trattarsi di atti deliberati contro gli animali domestici. L’auspicio è che le autorità riescano a individuare i responsabili prima che si verifichino altri episodi simili.
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