Via le barriere architettoniche nelle case abitate da anziani, la proposta della Spi Cgil ai Comuni

MANTOVA – “Facciamo una semplice e piccola proposta: abbattere le barriere che sono all’interno delle abitazioni”. A chiederlo è il segretario generale dello Spi Cgil Mantova, Carlo Falavigna, al termine della partecipata giornata di studi sugli infortuni domestici organizzata dallo Spi e svoltasi  nella Camera del Lavoro di Mantova. Gli esperti,  Massimo Arvati Daniele Tartarini, hanno realizzato una interessante panoramica sui principali tipi di infortuni che si verificano in casa e hanno  scoperto che è la caduta il tipo di incidente più frequente fra gli anziani, mentre la cucina è l’ambiente più a rischio infortuni. “In alcune case, in particolare quelle la cui costruzione è datata, vi sono dei gradini tra una stanza e l’altra – prosegue Falavigna -. Nella prossima negoziazione sociale con i comuni mantovani chiederemo di destinare fondi per l’abbattimento di queste barriere architettoniche nelle case in cui vivono, in particolare, le persone anziane e che possono rappresentare e divenire fonte di infortuni domestici di estrema gravità. Quando una persona avanti con l’età perde l’equilibrio e cade, i tempi di recupero e non sempre ciò avviene, sono lunghissimi e non riparatori”. 

Proprio le scale rappresentano uno degli elementi che possono favorire gli infortuni. Un approfondimento è stato riservato anche a quelle persone come badanti e colf che, sempre più spesso, frequentano le abitazioni di persone anziane per motivi lavorativi. Trattandosi di persone regolarmente assunte anche queste sono coperte da assicurazione Inail e se si fanno male si tratta di infortuni sul lavoro.

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