VIADANA – Sono un centinaio le case nel quartiere San Martino che sono state sgomberate d’emergenza la scorsa notte a Viadana a causa del ritrovamento della bomba della Seconda guerra mondiale, per un totale di 350 residenti: dalle persone più anziane, alcune anche allettate, ai bambini piccoli. Nell’area evacuata e interdetta al passaggio di chiunque ci sono anche alcune importanti aziende, negozi, un supermercato, una chiesa e una sala del regno.
La stragrande maggioranza dei cittadini evacuati hanno trovato una sistemazione provvisoria presso parenti o amici, altri sono andati in hotel. Alle persone allettate, quando richiesto, è stata trovata una sistemazione in strutture sanitarie. Nel tardo pomeriggio erano una quindicina coloro che non avevano ancora una sistemazione, numero che il Comune stima possa arrivare anche a una ventina. Per questi è stato messo a disposizione il Palafarina come centro di accoglienza. Qui è presente la Protezione Civile.
Sempre il Comune era al lavoro oggi per attivare una convenzione con il bar-ristorante della piscina per fornire i pasti agli sfollati.
Ma ancora nel tardo pomeriggio c’era il problema degli animali domestici: le persone la notte scorsa sono state fatte evacuare d’urgenza e alcuni non sono riusciti a portare con sè cani, gatti o altri animali che si trovavano nelle case o nei giardini. E’ urgente andarli a recuperare, come più persone hanno scritto oggi sui gruppi Facebook della zona, visto che l’evacuazione durerà sino a lunedì prossimo. Sui social sono tante le polemiche evidenziate dai cittadini per la mancanza di informazioni sia al momento dell’evacuazione che nelle ore successive. Altri sottolineano che più che al palazzetto dello sport il Comune avrebbe dovuto trovare ospitalità per le persone sfollate “in qualche stanza negli hotel circondanti, più che altro per chi è una famiglia con figli, magari anche piccoli, senza aiuto familiari!”, o nelle case di proprietà della stessa Amministrazione comunale.