VIADANA – Convalidati per tutti gli arresti per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, danneggiamenti e furto aggravato: erano cinque le persone fermate dai carabinieri di Viadana durante un pattugliamento lo scorso 7 febbraio, dopo due distinti inseguimenti, uno terminato con uno scontro con l’auto di servizio dei militari.
In prima battuta, attorno alle 11 di martedì scorso, una pattuglia dei carabinieri di Bozzolo, ha intercettato un’auto, che si era data ad una fuga precipitosa alla vista dei militari. Dopo un lungo inseguimento, durante il quale i fuggitivi hanno messo più volte a repentaglio la sicurezza di automobilisti e passanti, più pattuglie dell’Arma sono riuscite a fermare a Casalbellotto i due occupanti del veicolo, arrestati per resistenza a pubblico ufficiale. Durante l’identificazione, in prossimità dei militari operanti passava un’altra auto sospetta, a cui i carabinieri hanno intimato l’alt. Per tutta risposta il veicolo effettuava una repentina inversione di marcia per darsi alla fuga. Anche in questo caso una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile di Viadana, si è posta all’inseguimento del mezzo. La folle corsa dei fuggitivi si è arrestata solo nelle vie del centro abitato di Viadana, dove l’auto in fuga, nel tentativo di transitare sul marciapiede si è scontrata con l’auto dell’Arma, posta di traverso al centro della strada per impedirne il passaggio. I tre occupanti dell’auto, collegati ai due precedenti fermati, sono stati al pari degli altri condotti presso il Comando Compagnia di Viadana, venendo dichiarati in stato di arresto per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni.
I successivi accertamenti hanno permesso inoltre di acclarare che nella mattinata, prima di essere stati intercettati dai Carabinieri, i soggetti fermati avrebbero effettuato un furto su autovettura dinnanzi al cimitero comunale di Rivarolo Mantovano: la refurtiva asportata dall’auto della vittima, una donna che si era recata al cimitero per un saluto ai propri cari defunti, è stata rinvenuta dai carabinieri e restituita. Dei cinque arrestati, con precedenti penali e di polizia specifici, quattro sono stati tradotti presso la casa circondariale di via Poma a Mantova, mentre un quinto è stato posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
Con il coordinamento della Procura della Repubblica virgiliana, sono ora in corso ulteriori ed approfonditi accertamenti per verificare se i soggetti possano essere i responsabili di ulteriori reati nel territorio della provincia di Mantova.
L’altroieri, giovedì 9 febbraio 2023, all’esito della relativa udienza, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il locale Tribunale, concordando con le risultanze investigative e con le richieste avanzate dalla Procura della Repubblica di Mantova ha convalidato l’arresto e disposto la misura della custodia cautelare in carcere per tre degli arrestati e quella degli arresti domiciliari per gli altri due.