Violenza di genere, la candidata Messori: “La politica deve investire su questi temi”

PEGOGNAGA – Si è aperta con le toccanti parole della lettera del padre di Giulia Cecchettin, la 22enne padovana uccisa dall’ex fidanzato, l’incontro “Il patriarcato uccide” promosso da  RiattiviamoPego dedicato alla violenza contro le donne.

Presente alla serata anche la candidata sindaca Viola Messori che, nell’occasione, ha chiesto al vicesindaco di far veicolare la lettera del padre di Giulia nelle classi dell’istituto Comprensivo per costruire una progettualità volta al contrasto della violenza di genere, in collaborazione con i docenti scolastici. “Co-progettare con la scuola e finanziare all’interno del Piano diritto allo studio progetti di educazione all’affettività, all’amore, del rispetto verso l’altro e legati alla sessualità, partendo ai più piccoli”, ha detto Messori che ha poi sottolineato anche come una visione multidisciplinare del fenomeno attraverso il confronto e la progettazione con istituzioni, servizi sociali, consultori, forze dell’ordine e associazioni che si occupano di questa emergenza possa garantire la tutela di tutti i cittadini e le cittadine ed anche della comunità lgbtq+.

La serata è stata anche l’occasione per discutere della violenza di genere da un punto di vista giudiziario: a prendere parola, infatti, anche l’avvocatessa di Telefono Rosa, Alessandra Tellini che ha evidenziato come le Leggi in materia esistano, ma non trovino la corretta applicazione, “per questo – ha detto – è importante lavorare in rete per raggiungere gli obiettivi che riguardano la sfera della prevenzione e dell’applicazione delle norme stesse: un intervento forte, supportato dal racconto di storie vere”.
Alda Pavarini, operatrice volontaria di Telefono rosa, ha poi illustrato il lavoro di progettualità dell’associazione, l’ approccio con le vittime a cui ci si concede senza giudizi, condividendo spesso dolore e paure, perché la violenza ha varie forme e i segnali vanno colti e interpretati solo con un grande lavoro di squadra e di ascolto.

Molti i cittadini e le cittadine che hanno preso parte all’incontro portando il loro contributo con riflessioni su un tema così sensibile e attuale, affrontato con professionalità e con dati reali relativi anche al territorio mantovano. “La politica può scegliere di investire e individuare risorse per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere – dice Viola Messori – è questione di priorità, di temi che non possono più essere derubricati alla teoria perché le conseguenze hanno un effetto drammatico, sociale, che riguarda tutti”.

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