“Il mancato obiettivo di una mozione bipartisan è un’ulteriore ferita che rallenta il già faticoso percorso verso l’adozione di efficaci azioni di contrasto alla violenza di genere”. Antonella Forattini, deputata PD e membro della Commissione di inchiesta sul femminicidio, ha commentato così la mozione sulle iniziative in occasione della Giornata
internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, depositata da Pd, AVS, IV e Azione.
“Non bastano le statistiche sui femminicidi, uno ogni tre giorni, a segnalare l’irrilevanza delle soluzioni fin qui adottate: non è risolutivo l’approccio giustizialista concentrato esclusivamente sulla punizione del reato, lenta e non sempre certa; occorre soprattutto garantire protezione e sicurezza economica alle vittime e serve formare ed educare all’affettività e alla parità di genere: questi i principali temi su cui la mozione intende impegnare il Governo. Ma le dichiarazioni del ministro Valditara che, nel giorno in cui si presentava la Fondazione intitolata a Giulia Cecchettin, ha affermato che il patriarcato non esiste e che i responsabili della recrudescenza dei femminicidi sono gli immigrati irregolari, concetto ripreso oggi dalla premier Meloni, hanno fatto venir meno le condizioni, faticosamente costruite, per una mozione unitaria. Mozione che chiede inoltre, in funzione delle misure da adottare, l’aggiornamento costante delle statistiche, secondo le quali l’80% dei femminicidi in Italia è commesso da italiani, come accertato da Istat. La negazione delle reali cause della violenza di genere, che affondano nel patriarcato e nell’arcaica legge del più forte, non potrà che aggravarla. Avanti di questo passo, per tutte le donne si prospettano tempi difficili” conclude Forattini.