Salgono a 13 i casi confermati di West Nile dall’inizio della stagione, con 6 regioni coinvolte nella circolazione del virus Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Abruzzo e Puglia e 17 province.
Si registra anche la prima vittima del 2024, una donna di 80 anni della provincia di Pordenone. Stando ai dati del bollettino della Sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità, tra il 18 e il 24 luglio i nuovi casi sono stati 7.
Di tutti i casi registrati 7 si sono manifestati nella forma neuroinvasiva (quattro in Emilia Romagna, uno in Friuli Venezia Giulia, uno Puglia e un caso importato dagli Stati Uniti), quattro sono casi asintomatici identificati in donatori di sangue (quattro in Emilia Romagna) e due casi di febbre, entrambi importati (uno dall’Oman e uno dal Marocco). Lo scorso anno in totale i morti legati al West Nile in Italia erano stati 27 e l’anno precedente 37.
Il primo caso umano autoctono di infezione da West Nile Virus della stagione è stato segnalato dall’Emilia Romagna il 26 giugno nella provincia di Modena. La maggior parte delle persone contagiate con sintomi hanno tra 60 e 86 anni, alcuni con patologie pregresse.
Le raccomandazioni sono sempre le stesse: usare repellenti cutanei e adottare tutte le misure di prevenzione possibili nelle proprie abitazioni, perché queste tipologie di malattie virali non hanno terapie specifiche e possono diventare pericolose soprattutto per i soggetti fragili. E’ inoltre importante, prima della partenza per un viaggio, consultare il servizio di medicina dei viaggi delle Aziende Sanitarie Locali.