Yana, i Ris cercano l’arma. La mamma: “Stratan ha ucciso tutti noi”. Il papà: “voglio adoperarmi contro la violenza sulle donne”

ASTIGLIONE DELLE STIVIERE – Sono iniziati alle 9.30 i rilievi dei carabinieri del Ris di Parma nell’appartamento al quarto piano del condominio in piazzale della Resistenza, a Castiglione delle Stiviere, dove Yana Malayko è stata uccisa. I militari sono rimasti al lavoro per tutta la giornata. Prima hanno setacciato l’abitazione, poi il garage e quindi le auto utilizzate dall’ex fidanzato che in serata sono state poi portate per ulteriori accertamenti nella sede dei Ris a Parma.  I militari hanno cercato anche l’arma del delitto che non sarebbe stata ritrovata. L’autopsia ricordiamo ha accertato la presenza di numerosi ematomi al volto e al collo di Yana compatibili con un oggetto contundente, probabilmente una spranga (vedi: Yana massacrata con colpi di spranga alla testa. Si è difesa fino all’ultimo)

Sul posto erano presenti i genitori di Yana, Oleksandr e Tatiana, assistiti dall’avvocato Angelo Lino Murtas, che ha nominato suo consulente il criminologo Gianni Spoletti. E con loro c’era anche Andrei, il giovane che da qualche settimana frequentava la ragazza il quale continua a non darsi pace per non aver capito che quella di Dumitru sarebbe stata una trappola mortale per Yana. Presenti anche gli avvocati della difesa di Stratan.
“Ci aspettiamo la condanna più severa” è tornato a ribadire il padre di Yana mentre la mamma, arrivata ieri dal Canada, in lacrime ha dichiarato: “Stratan non ha ucciso solo la mia bambina, ma anche tutti noi”. 
Il papà Oleksandr ha intanto espresso oggi l’idea di pensare di creare una fondazione o una associazione che possa battersi contro la violenza sulle donne.

 

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