“Possiamo discutere e trovare un compromesso su come questi territori continueranno a vivere”: lo ha detto alla ABC il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi alla Crimea e alle “pseudo Repubbliche” separatiste del Donbass.
“Dialogo ma niente resa” ha sottolineato Zelensky che ha lanciato anche un ‘j’accuse’ all’Occidente, reo di “promesse non mantenute”.
A Zelensky si è rivolto anche l’ex presidente filorusso dell’Ucraina, Viktor Yanukovich: in una lettera pubblicata dai media russi, rilanciata dal Kyiv Independent, gli chiede di “fermare lo spargimento di sangue” e di “mettere da parte l’orgoglio”.
Zelensky ha anche dichiarato “Credetemi, ho parlato con molti leader occidentali. Questa guerra non finirà qui, farà scoppiare la terza guerra mondiale”.
“Tutte le persone che sono venute nella nostra terra, tutti coloro che hanno dato gli ordini, tutti i soldati che hanno sparato, sono tutti criminali di guerra”, ha sottolineato Zelensky.
Poi il presidente ucraino ha chiesto il sostegno degli americani spiegando che la priorità è “la sicurezza nel cielo” perchè bisogna “preservare le vite”.