PEEGOGNAGA – «Il 25 aprile non è solo una data. È un faro che ci illumina, ricordandoci che la libertà è stata conquistata grazie al coraggio e al sacrificio di tanti uomini e donne, anche qui, nella nostra terra mantovana. Le testimonianze ci dicono che anche Pegognaga portò il suo contributo con scelte difficili, rischi corsi, vite spezzate. Oggi il pensiero va, con particolare commozione, a Maria Zuccati, nostra concittadina onoraria scomparsa il 23 aprile all’età di 95 anni. Maria non fu solo una memoria vivente della Resistenza: fu voce, coscienza e presenza. Ricordare Maria, oggi, significa rinnovare l’impegno per una società più giusta. Perché la democrazia, la pace, la giustizia sociale non sono mai conquiste definitive. Soprattutto in tempi dove l’indifferenza può diventare pericolosa quanto l’odio».
Questi alcuni dei passaggi principali del discorso del sindaco di Pegognaga Matteo Zilocchi, pronunciato ieri, nell’80° anniversario della Liberazione, davanti al monumento alla Resistenza.
Significativa è la data del 23 aprile, perché fu in quel giorno del 1945 che gli americani entrarono in Pegognaga. Zilocchi poi ha proseguito onorando la memoria del Papa «Permettetemi anche di ricordare Francesco, Papa caratterizzato da profondo impegno per la pace, la giustizia sociale e la vicinanza agli ultimi. Memorabile la sua visita ad Auschwitz nel luglio 2016, condotta nella preghiera e la sua scritta a memoria perenne “Signore, abbi pietà del tuo popolo. Signore, perdono per tanta crudeltà”».
Infine Zilocchi si è rivolto ai giovani presenti «E voi, ragazze e ragazzi siate custodi attenti di questa memoria. Leggete, ascoltate, chiedete. Fate vostro questo patrimonio che vi appartiene. Perché il futuro si costruisce anche ricordando con rispetto chi ha avuto il coraggio di resistere e quanti, ancora oggi, lo stanno facendo in altre parti del mondo contraddistinte da scenari di guerra».
Dal canto suo Elia Scanavini presidente Anpi dopo aver ricordato la staffetta pegognaghese Valentina Braglia, ha espresso con parole forti «le perplessità in Anpi» circa «le strette securitarie dei recenti provvedimenti al vaglio del Governo che limitano diritti all’uguaglianza, al dissenso, al diritto di manifestare». Duro anche nei confronti dell’Europa che «non ha saputo dare, ad oggi, una chiara risposta all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia». «E ancora: l’Europa, – ha proseguito – Italia in prima fila, è spettatrice connivente di una tra le più barbare carneficine che storia la contemporanea abbia conosciuto: l’annientamento del popolo palestinese a Gaza».
Riccardo Lonardi