CASTEL D’ARIO – Tazio Nuvolari è ricordato in tutto il mondo per le sue vittorie su Alfa Romeo e Auto Union. Ma in precedenza è stato anche un grande campione di motociclismo, sulla Bianchi Freccia celeste e tante altre. Un pilota formidabile, un mix tra Gilles Villeneuve e Valentino Rossi. La carriera meno nota del pilota mantovano è stata sviscerata nel libro “Nuvolari in sella” scritto dal giornalista Gian Paolo Grossi che ha raccolto il testimone dall’indimenticabile Cesare De Agostini dedicando due anni allo studio e alle ricerche di foto e documenti utili allo scopo. Realizzando così anche il sogno incompiuto di De Agostini, scomparso nel 2022, ex giornalista della Gazzetta di Mantova, il più grande biografo di Tazio Nuvolari e tra i più noti autori di storia dell’automobilismo sportivo.
Uno dei desideri espressi nei suoi ultimi anni di vita era proprio la realizzazione di un libro sull’attività di Nuvolari solo come motociclista, non certo un segreto per i più appassionati ma forse la meno conosciuta dal grande pubblico. Leggendo i dodici capitoli si riesce a sbirciare anche all’interno dello spaccato storico dell’Italia degli anni ’20 del secolo scorso e in particolare dell’industria motoristica italiana e internazionale. Grossi si è occupato anche di mettere insieme l’archivio fotografico e il libro è impreziosito e arricchito da un portfolio che contiene materiale di un collezionista veronese.
La prima presentazione in terra mantovana è in programma mercoledì 20 novembre alle 18.30 nel Palazzo Pretorio a Castel d’Ario, organizzata dalla Scuderia Nuvolari Italia.