Abeo spegne 30 candeline. Corghi: “La speranza ci ha sempre guidato”

PORTO MANTOVANO – Una festa aperta a tutta la cittadinanza per festeggiare i 30 anni di attività. E’ Abeo festa, che si terrà a Villa Schiarino domenica 18 maggio a partire dalle ore 16. Un intero pomeriggio dedicato a grandi e piccini per celebrare un’associazione che da 30 anni è a fianco dei bimbi con patologie, e degli adulti che li accompagnano nei difficili percorsi di malattia.
“Abeo nasce nel 1992 a Verona, quando mi trovo in ospedale per la malattia di mio figlio e incontro tanti altri genitori nella stessa situazione – racconta il presidente di Abeo Mantova, Vanni Corghi – Allora il 50% dei bambini malati di leucemia non ce la faceva, oggi, il 90% guarisce. Di strada da allora ne è stata fatta tanta. Abeo Mantova prende vita nel 1995, siamo partiti in 4 ora siamo più di 148 volontari”.
Ma com’è cambiata l’attività in questi 30 anni? “Trent’anni sono tantissimi, sono parecchie generazioni passate. E’ cambiato tutto. Per esempio siamo aumentati di numero – spiega Corghi – siamo diventati più tecnologici, che non so se sia un bene o meno perchè adesso  sembriamo meno “utili” di quanto eravamo una volta, allora si vedevano meno persone, ma il rapporto era molto più diretto. Quello che non è mai cambiato è il concetto di “speranza”, che è stato il filo conduttore e che ha attraversato Abeo in tutti questi nostri 30 anni di attività ai quali però adesso si affianca anche quello di “competenza”, perchè non basta la buona volontà, se non c’è competenza anche il volontariato non va da nessuna parte”.
I 30 anni di Abeo si possono riassumente in tre momenti: i primi 10 anni concentrati sulla ricerca di donatori di cellule staminali quando i trapianti erano agli albori, i secondi 10 anni ci si è dedicati sul migliorare i reparti in ospedale, ecco allora la realizzazione di tante infrastrutture ospedaliere come Abeo Bolla, la pediatria, l’Abeo Nave, le sale d’aspetto, e gli ultimi 10 anni in cui, con diversi progetti, ci si è concentrati sul sostegno alle famiglie.
“Il sogno e la speranza di poter fare le cose, la co-progettazione con persone che ci sostengono e la competenza: sono questi i tre elementi fondamentali, solo così possiamo andare avanti” – dice Corghi.

QUALCHE DATO DI QUESTI 30 ANNI
“Siamo partiti con 1 donatore, ora sono 48 e abbiamo una banca dati di più di5mila potenziali donatori – sottolinea Corghi – ora ci concentriamo sul sostenere le famiglie: ne abbiamo circa 50 in carico con bimbi affetti da una malattia rara, ma ne sono passate oltre 140. E poi c’è Abeo Lilla, il progetto dedicato ai ragazzi e ragazze con disturbi dell’alimentazione”.
Il prossimo capitolo è quello del futuro, da costruire – sottolinea Corghi – nei prossimi due anni per capire dove vuole andare l’associazione.

“Sono molto orgogliosa di ospitare a Porto Mantovano i 30 anni Abeo – ha detto Maria Paola Salvarani, sindaco di Porto Mantovano – Abeo è un’associazione fatta di persone con dei valori importanti che passano di generazione in generazione. Il valore più importante è quello dell’amore per le altre persone, che non è fatto solo di cure, ma di sostegno, e la nostra comunità è di questo che ha bisogno”.

“Abeo è stata una realtà importante, ma lo sarà sempre di più – spiega Mattia Palazzi, sindaco di Mantova – perchè c’è bisogno di sostegno alle famiglie e i volontari dell’associazione riescono a costruire condizioni di cura e di calore in un territorio come quello ospedaliero. Grazie a loro questo diventa più caldo e accogliente.  E’ il valore aggiunto di Abeo: “ho un problema, cerco una soluzione, ma il +1 e che ci si mette insieme per affrontarlo, e così facendo, cambia anche il contesto sociale e culturale in cui opero”. Ecco cosa fa Abeo, ed è per questo che la ringrazio, perchè una comunità regge se si creano legami forti e Abeo, in questi 30 anni, è stata in grado di seminare, non solo speranza, ma anche fiducia”.
La rete che gli operatori dell’associazione hanno saputo costruire li ha aiutati in questo percorso “Nessuno si salva da solo” come diceva  Papa Francesco ed è quello che loro fanno: costruiscono reti tra famiglie, istituzioni sociali, azienda ospedaliera, cittadini, diventando un ammortizzatore sociale importante. La festa del 18 maggio serve anche per rilanciare il loro impegno verso la comunità”.

“Voglio dire un grazie a caratteri cubitali a Abeo – esordisce Anna Gerola, direttore generale Asst Mantova –  perchè non sono un’associazione che opera in ospedale, ma sono degli amici, dei collaboratori che si integrano con il nostro personale sanitario, ognuno nel rispetto dei propri ruoli. Un rapporto che non è sempre stato facile, perchè l’azienda ospedaliera non era abituata ad una realtà che voleva diventare partner per fare delle cose, ma ha saputo conquistare la fiducia e ha aiutato l’ospedale a creare nuovi servizi. Ora che si punta a sviluppare la sanità territoriale il rapporto con le associazioni diventa ancora più importante e Abeo ci sta aiutando tantissimo facendo da traino per altre realtà”.

“La festa del 18 maggio è aperta a tutta la cittadinanza e non solo ai soci – spiega Patrizia Bonesi, vice presidente Abeo – ci saranno tanti momenti di intrattenimento per i bambini.
A metà pomeriggio l’assemblea di Abeo, e subito dopo una merenda per tutti. Il momento clou sarà la presentazione del primo libro che contiene tutta la storia di Abeo, dal 1995 ad oggi. Una incredibile raccolta di testimonianze di chi l’associazione l’ha vista nascere e creata, di eventi storici, progetti e volti che ogni giorno rendono possibile ogni attività. Chiunque potrà portare a casa una copia del libro (che verrà stampato in un numero limitato di copie) lasciando una offerta libera. Un libro che è la nostra storia, e un punto di partenza per il futuro. La festa si chiuderà con una risottata per tutti”.

Ad occuparsi dell’animazione sarà il Gruppo Alpini di Mantova “Noi ci occuperemo dell’intrattenimento – spiega Antonio Filippi, portavoce del Gruppo alpini della provincia di Mantova – ci saranno giochi, laboratori, gonfiabili, trucchi di magia, zucchero filato e pop corn, non mancheranno poi vecchi giochi come la corsa con il sacco e il tiro alla fune”.
L’ingresso sarà gratuito. Il tutto offerto dall’associazione grazie al sostegno economico delle aziende partner dell’evento, con il desiderio di riunire quanti più amici possibile e festeggiare insieme questo grande traguardo.