GAZOLDO – La stagione del MAM – Museo d’Arte Moderna di Gazoldo riprende con la mostra “Abscondita”, allestita nella Sala della Musica di Villa Ippoliti. Alle pareti le opere che la direttrice Paola Artoni ha selezionato tra quelle presenti nella collezione museale e che non sono esposte di consueto. I dipinti, di grande formato, sono stati donati dagli artisti in occasione di mostre realizzate negli anni Novanta.
Di Edoardo Bassoli (Suzzara, 1946) è il dittico “Entrance/Exit” dalla forte potenza gestuale; Beppe Bonetti (Rovato, Bs, 1951) è rappresentato da un dipinto del 2000, intelligente espressione dell’astrazione geometrica; di Guido Mocenni è il poetico dipinto astratto “Raam” del 1995; Riccardo Rinaldi è rappresentato da “Excision”, dipinto materico del 1991; Gino Scagnetti (1940-2020) è ricordato con “Un mare verde”, luminoso dipinto astratto del 1991; Giovanni Orio Silvani (Parma, 1930-2007) è l’autore di un affascinante dipinto informale del 1995, mentre di Piero Mosti (Massa Carrara, 1941) è esposta una delicatissima tela che narra la poesia dei muri scrostati. Nelle teche sono esposte alcune incisioni realizzate negli anni novanta da Irene Villagrossi.
Un’ulteriore novità che riguarda il MAM è l’allestimento di alcuni dipinti della collezione negli spazi dei rinnovati Studi medici di Gazoldo. Nell’area pediatrica sono esposti “L’aquilone” e “Naif: al di là del mondo dei sogni” di Franco Mora, artista guastallese di nascita e viadanese di adozione, figura di primissimo rilievo nell’arte Naif. Nella stessa sezione sono esposti un coloratissimo “Barcode” di Luca Maraldi del 2002 e un grande ritratto di cavallo dedicato a Gioacchino Motta. Nella sala d’aspetto sono invece esposti tre dipinti astratti di Ada Ruberti donati al MAM nel 2006 e la tela “Nuclei compendio” di Sergio Piva. Come afferma la direttrice del MAM: “Con questo progetto, sostenuto dall’assessore Marta Attolini, sono stati selezionati per gli Studi medici alcuni dipinti della collezione che trasmettono bellezza, armonia e calma, elementi fondamentali per il benessere dei pazienti. Negli spazi dedicati ai bambini, oltre all’aspetto cromatico, si è voluto anche sottolineare l’aspetto giocoso che alcuni artisti mantengono anche in età adulta e quindi la forza della fantasia come risposta alla paura”.