MANTOVA – Alle 10 e 12 del 28 maggio 1974 in Piazza della Loggia a Brescia una bomba fatta esplodere in un cestino della spazzatura provocò otto morti e circa cento feriti, durante una manifestazione indetta da sindacalisti e antifascisti per protestare contro una serie di attentati avvenuti nella zona.
Solo nel 2017, con l’ultimo dei tre processi, si è avuta la sentenza che ha confermato quella tragedia come una strage neofascista che si è avvalsa della collaborazione dei servizi segreti con la condanna per strage del dirigente di Ordine Nuovo Carlo Maria Maggi, come organizzatore dell’eccidio, e del militante (e informatore del Sid) Maurizio Tramonte, per concorso. Non sono stati identificati gli esecutori materiali e non c’è stata nessuna condanna per i depistaggi, pur ricostruiti.
A distanza di 45 anni da quei fatti il sindacato dei pensionati Spi Cgil di Mantova, con l’obiettivo perseguito da tempo di trasmissione della memoria, organizza per venerdì alle ore 10 presso la Sala Motta della Camera del Lavoro (via Altobelli 5) un incontro pubblico in cui interverrà Manlio Milani, presidente dell’Associazione familiari delle vittime della strage di piazza della Loggia e Fondatore della Casa della Memoria.
Dialogheranno con lui Carlo Falavigna, Donata Negrini, Federica Trapletti, Edoardo Chiribella, Luigi Benevelli e Pier Luigi Luisi.
La cittadinanza è invitata a partecipare.