MANTOVA – Parlata marcatamente romana, faccia apparentemente timida, ma estremamente simpatica, Carlo Verdone ieri omaggiato dal pubblico mantovano con due minuti di applausi, ieri ha riempito il Sociale, raccontando la sua vita, il cinema con quei personaggi tipicamente romani, nei quali ci siamo rispecchiati tutti.Ma non solo. Quella di ieri, organizzata dal Filofestival, è stata una serata a tutto tondo, tra le memorie di Carlo Verdone, raccolte nel libro “La carezza della memoria”. Una sorta di autobiografia dove Verdone riordina la sua vita con incontri avvenuti durante la sua carriera di attore e regista, ma non solo. Episodi di vita vissuta nel quotidiano, tra viaggi in treno (una delle sue grandi passioni), i figli. E nei suoi racconti non può mancare la città eterna. Un legame forte indissolubile che Verdone ama raccontare esaltando la sua storia, mettendo in primo piano sua gente.