Architettura e conflitto il tema 2025 di Mantovarchitettura al via il 6 maggio

MANTOVA – Architettura e conflitto: questo il tema scelto per la 12° edizione di Mantovarchitettura che prenderà il via il 6 maggio. Un mese di architettura e cultura nella città di Mantova che fino al 13 giugno diventa protagonista di un evento diventato un punto di riferimento per professionisti, studenti, appassionati del settore e cittadini.
La manifestazione, nata nel 2014 nell’ambito delle attività della Cattedra UNESCO in Architectural Preservation and Planning in Heritage Cities, offre un programma di lezioni, mostre e convegni dedicati all’architettura, all’urbanistica e al paesaggio. Oltre ai luoghi simbolo del centro storico, come il Palazzo Ducale e la Casa del Mantegna, quest’anno la manifestazione sarà ospitata in alcuni edifici normalmente non accessibili al pubblico, come l’ex Chiesa di San Cristoforo e la Casa del Mercante in Piazza delle Erbe, aperti Un’occasione di approfondimento quindi per gli esperti del settore ma anche un’opportunità per cittadini e visitatori di immergersi nel mondo dell’architettura nel segno del dialogo interculturale, nella dimensione internazionale che caratterizza il Campus del Politecnico di Milano a Mantova.
Questa mattina alla Casa del Mantegna la presentazione dell’iniziativa alla presenza del prorettore del Polo territoriale di Mantova del Politecnico di Milano Davide Del Curto, del consigliere provinciale delegato alla cultura, progettazione infrastrutture, Enrico Volpi e dell’assessore all’università, ricerca e innovazione del Comune di Mantova, Adriana Nepote.

“Quest’anno Mantovarchitettura si inserisce nel programma culturale triennale della Cattedra UNESCO, inaugurando un tema specifico che sarà seguito da altri due anni dedicati a temi correlati” – spiega il prorettore del Polo territoriale di Mantova del Politecnico di Milano Davide Del Curto – “L’edizione di quest’anno affronta una questione che, purtroppo, rappresenta una delle principali sfide dell’agenda globale del nostro tempo per questo la manifestazione indaga quattro diverse prospettive del conflitto: architettura e conflitto armato, memorie conflittuali, conflitti di interesse e conflitto interiore. Questi percorsi offrono punti di vista alternativi e complementari per analizzare il contributo dell’architettura alla comprensione e gestione del conflitto come quello successivo della ricostruzione”.
Conflitti come guerre, quindi ma anche commerciali, vedi i dazi Usa saranno al centro dell’indagine di Mantovarchitettura guardandolo da diverse prospettive disciplinari. L’architettura post bellica è sicuramente al centro degli studi del 2025.
“Nel 2023 è stato proprio il presidente della Provincia, Carlo Bottani insieme al compianto Federico Bucci a firmare l’accordo di collaborazione che ha voluto legare Mantovarchitettura e il Politecnico con la Casa del Mantegna, per unire il connubio tra arte e architettura – ha commentato Enrico Volpi, consigliere delegato alla Cultura e progettazione infrastrutture della Provincia di Mantova – ci troviamo in una città nella quale più che in altri luoghi si vede quanto il patrimonio architettonico sia la prima ricchezza e la nostra storia e quindi lavorare per unire le potenzialità del Politecnico con la città e la provincia di Mantova è una scelta vincente”.

“Non dalla prima edizione, ma almeno dall’8° ci sono sempre stata – sottolinea Adriana Nepote, assessore all’università del Comune di Mantova – e da subito ho partecipato alle riunioni con la squadra per mettere in piedi il programma anno dopo anno. Credo che sia fondamentale avere un evento come questo nella nostra città con questi ragazzi che riempiono Mantova per un’iniziativa che ormai è diventato un appuntamento fisso sicuramente è un’opportunità importante che da un valore aggiunto e con l’assessore all’istruzione Serena Pedrazzoli e uno degli eventi è stato realizzato per far si di avvicinare non solo le università ma anche le scuole inferiori al mondo dell’architettura. E’ un modo per raccontare la storia e l’architettura fin da piccoli affinchè possano apprezzare di vivere in una città meravigliosa come Mantova”.

IL TEMA 2025
Il tema di questa edizione, “Architettura e conflitto”, affronta il problema dei conflitti armati, delle migrazioni forzate e dei cambiamenti climatici in contesti come – tra gli altri – Gaza, Ucraina, Siria, Myanmar, Sudan, Yemen. Questi sono alcuni degli oltre cinquanta conflitti armati che oggi seminano nel mondo morte e distruzione, migrazioni forzate, carestie, perdita d’identità. Il 2025 sarà uno degli anni più conflittuali dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale con la minaccia del cambiamento climatico nascosta dietro l’instabilità politica che sempre prelude alla guerra. Due terzi dei conflitti oggi coinvolgono Paesi vulnerabili dal punto di vista climatico, con centinaia di microconflitti già in atto per il possesso del suolo o il controllo dell’acqua, come la diga Renaissance in Etiopia, che regola il flusso delle acque del Nilo Bianco in Sudan e in Egitto. In questo quadro, Mantovarchitettura 2025 indaga il rapporto tra l’architettura e il conflitto analizzando la complessità di questo binomio secondo diverse prospettive culturali e disciplinari, e attraverso il dialogo tra molteplici narrazioni storico-critiche, in chiave contemporanea.

IL PROGRAMMA COMPLETO