Arte urbana, sociale, partecipata. A Lunetta, l’unione fa la forza

MANTOVA – Sesta edizione dedicata al tema delle congiunzioni copulative, che creano unione, sinergia, scambio, socialità, relazione, quella del festival di arte urbana “Without Frontiers, Lunetta a Colori”, inaugurato il 14 giugno e in programma fino a sabato 26 a Mantova. E non è un caso.
La manifestazione quest’anno ha potenziato ulteriormente la rete di collaborazioni – in particolare con il festival OPEN, tramite il progetto ARTERIA, e con il Corso di Studi in Educazione Professionale dell’Università degli Studi di Brescia (sede di Mantova) – per consolidare il processo di unione tra arte urbana, socialità e riqualificazione concreta del territorio.

Ad accompagnare e amplificare il lavoro degli artisti ospiti – Tellas, Erosie e Corn79 (all’opera da lunedì 14), David De Limón con 108 (attesi dal 20 al 26) – saranno video partecipativi, mappature emotive, laboratori, performance (anche verticali), spettacoli per grandi e piccini, un dj set, una social radio, l’inaugurazione delle nuove botteghe d’arte allestite negli spazi in disuso di via Veneto.

«Fin dagli inizi – spiega la curatrice del festival, Simona Gavioli – il nostro obiettivo era quello di creare un dialogo e abbattere le frontiere tra periferia e centro città. Dopo un lavoro costante, finalmente possiamo dedicare il progetto curatoriale di questa sesta edizione alla “e”, la congiunzione copulativa per eccellenza, simbolo di unione e condivisione. Questo per sottolineare come Lunetta sia cambiata nel tempo, non solo esteticamente, ma soprattutto nelle sue dinamiche sociali, anche attraverso l’arte. Tutti gli artisti ospiti quest’anno racconteranno questo cambiamento; fulcro sarà l’intervento di Tellas in piazza Unione Europea, luogo d’incontro per eccellenza, insieme alla combo, quindi alla fusione di due stili e due linguaggi pittorici diversi, di Erosie e 108»