MANTOVA – Si avvicina l’Epifania e con essa anche la particolare celebrazione della benedizione dei bambini in chiesa, spesso accompagnata alla distribuzione delle arance. Una tradizione che non è sopravvissuta in tutte le parrocchie, ma che presenta alcune varianti, a seconda delle consuetudini dei territori.
Il 6 gennaio a Ostiglia alle 16 ci sarà la benedizione dei bambini, mentre a Grazie di Curtatone oltre a questo rito, sul sagrato del Santuario, alle 15, ci sarà anche la consegna delle arance da parte dei Re Magi.
A Castiglione, invece, i Magi arriveranno al Castello Gonzaghesco partendo dal Duomo, in processione, dopo la benedizione delle arance. Questo appuntamento, un po’ più articolato, durerà dalle 14.30 alle 18, con la presenza di oltre 200 figuranti.
Anche a Castel Goffredo, ci sarà la benedizione dei bambini e la distribuzione delle arance alle ore 16 presso la chiesa parrocchiale di Sant’Erasmo.
Benedizione dei bambini nella chiesa dell’Immacolata a Suzzara, dove i più giovani rappresenteranno i Re Magi.
A Sermide, invece, la Befana sarà accompagnata dai giochi di fuoco alle 18 dopo la Santa Messa dell’Epifania.
Ma da dove deriva questa tradizione, con la benedizione dei bambini e delle arance? Pare non ci siano risposte univoche: potrebbe essere una variante dalla benedizione delle arance, che in alcune parti d’Italia avviene per San Nicola il 6 dicembre. Oppure dalla tradizione (sicuramente leggendaria, senza fondamenti storici particolari) secondo la quale ci sarebbe stato un quarto Re Magio, che non aveva le ricchezze degli altri tre e che aveva portato arance al bambino Gesù. Di certo un frutto che, nella sua semplicità, ha tanti elementi positivi e rappresenta la rinascita del ciclo della vita. L’arancia, o il mandarino, erano anche doni particolarmente graditi e per nulla usuali in altri tempi, molto più poveri degli attuali. Non di rado si regalavano ai bambini per Santa Lucia.
Infine, una particolare tradizione nella località siciliana di Piana degli Albanesi, prevede che per l’Epifania le arance vengano immerse in acqua benedetta e poi distribuite alla gente.