MANTOVA – C’è una magia tutta speciale nelle piccole cose, nei riti familiari tramandati di generazione in generazione, nei gesti semplici che racchiudono un mondo. Come quello di nonno Romano alla nascita del suo primo nipote maschio, sotto un soffitto di salami tra Natale e Capodanno. Piccoli riti che profumano di tradizione e che diventano, col tempo, frammenti di un mosaico più grande: quello della memoria.
Benvenuti tra le pagine di “Piccoli segreti di provincia..nato sotto i salami”, l’ultimo libro di Fabrizio Binacchi, un racconto che affonda le radici nella terra della Bassa, lungo le strade polverose che costeggiano il Po, in un’Italia di provincia dove tutto sembra immobile, eppure tutto può accadere.
Qui, in questo angolo di mondo lontano dai clamori della città, crescere nei mtici anni ’60 spartiacque della storia significava avere poco, ma sognare in grande. Lo sa bene il protagonista, un ragazzo cresciuto nella parrocchia di don Dualco con il desiderio di diventare giornalista. Un sogno che, partendo dalle pagine della Gazzetta di Mantova, lo ha condotto fino alla Rai, in un viaggio che assomiglia a quello di tanti giovani talentuosi di provincia: radici forti, ali leggere.
Binacchi ci accompagna in una narrazione fatta di scorci e atmosfere che sanno di casa: le golene del Po, le biciclette che sfrecciano sulle strade di campagna, i trattori nei campi, le chiese che scandiscono il tempo. E poi i treni e le littorine, le feste e le fiere, gli odori delle stagioni che passano. Qui, i legami non sono solo affetti, ma eredità da custodire e tramandare, un testimone che passa di generazione in generazione. I luoghi narrati scorrono come diapositive, evocando figure che hanno segnato un’epoca e un territorio: Rino Bulbarelli, Giordano Cucconi, Mario Cattafesta, Paolo Ruberti, Carlo Grazioli, Tonino Zaniboni.
Dall’Oltrepò a Castellucchio, da Mantova alla Fiera delle Grazie, ogni angolo di questa terra porta con sé un ricordo, un insegnamento, un frammento di vita vissuta. Perchè questa del resto è la provincia, non un luogo su una mappa, ma un sentimento, una culla di sogni e nostalgie che continua a vivere in chi, pur andando lontano, non smette mai di voltarsi indietro.
LA PRESENTAZIONE SABATO ALLE 16,30 A SUZZARA
Il libro, edito da Oligo Editore, sarà presentato sabato 29 marzo alle ore 16,30 al Centro Piazzalunga a Suzzara. Dialogheranno con l’autore Vanni Buttasi e Laura Panizza. Interverrà alla presentazione anche Giada Scandola che ha curato la prefazione del libro.