MANTOVA – Capita sempre più spesso, quando si parla degli spettacoli dell’Accademia teatrale Campogalliani, sottolineare che hanno registrato il tutto esaurito o che lo registreranno. E questo a prescindere dal tipo di spettacolo messo in scena. E’ stato così sabato scorso con la commedia dialettale ‘Na quaterna al lot”, un classico della risata vernacolare che, con ben 240 spettatori, ha fatto fare un debutto col botto alla rassegna ArteForte2024 organizzata dal Comune di Borgo Virgilio e dalla Fondazione Virgilio all’interno del Forte di Borgoforte.
E domani e venerdì la Campogalliani tornerà a far immergere gli spettatori nelle atmosfere della Mantova rinascimentale riproponendo a Palazzo Te lo spettacolo “Delitto a Palazzo Ducale” che lo scorso maggio è stato portato in scena per due sere proprio nella reggia gonzaghesca dove è ambientato.
Tutto esaurito allora per entrambe le rappresentazioni, che hanno registrato un grandissimo successo, e tutto esaurito per quelle in programma nella villa giuliesca, al punto che i tanti che non sono riusciti ad accaparrarsi il biglietto stanno inondando i social e non solo di richieste affinchè la Campogalliani aggiunga qualche altra rappresentazione nei prossimi mesi.
A tal proposito è la direttrice artistica dell’Accademia teatrale Maria Grazia Bettini a spiegare però che per il momento nessuna data aggiuntiva è stata prevista ad eccezione di quella in calendario nel febbraio 2025 al Teatrino di Palazzo D’Arco.
Lo spettacolo che si potrà ammirare domani e venerdì a Palazzo Te alle 20,30, è stato scritto da Chiara Prezzavento (è tratto dal libero Lo Specchio convesso) e vede la regia di Maria Grazia Bettini. Si racconta la sorprendente vicenda di James Crichton, lo scozzese giunto giovanissimo a Mantova nel febbraio del 1582 e scomparso solo quattro mesi dopo in un tragico epilogo. “L’Ammirabile Critonio” – così ribattezzato alla maniera italiana – riuscì in pochi mesi a conquistare i favori di un uomo parco e riflessivo come il duca Guglielmo Gonzaga, dando il via a una folgorante carriera di cortigiano. È una storia di rapida ascesa e ancor più improvvisa caduta: Critonio divenne presto influente consigliere ducale in virtù della sua straordinaria cultura umanistica, il fluente eloquio e la sua abilità con la spada. Buon ballerino, abile cavaliere e – a quanto pare – di bellissimo aspetto, egli eccelleva in tutte le migliori doti del perfetto cortigiano. Ma, come in tutte le tragedie, la cattiva sorte incomberà funesta: il ritorno a Mantova del figlio del duca Vincenzo Gonzaga, uomo di tutt’altro carattere rispetto al padre, segnerà la brusca fine di James Crichton. Vincenzo infatti entrerà subito in rotta con lo scozzese, stroncandone la folgorante carriera nella notte tra il 2 e il 3 luglio del 1582. Celando la sua reale identità, Vincenzo ucciderà Critonio in un duello, durante una rissa nata per futili motivi. Nel processo che seguirà, la ragion di Stato farà pendere l’asticella della giustizia verso l’assoluzione del figlio del duca che tuttavia porterà sempre con sé la macchia di questo sanguinoso episodio.