La rassegna prenderà il via domani, lunedì 31 marzo 2025 alle ore 18:00 con ‘Non dirmi che hai paura’, film della regista Yasemin Sandereli tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Catozzella, vincitore del Premio Strega Giovani 2014. La pellicola racconta la storia vera di Samia Yusuf Omar, una giovane atleta somala che sogna di diventare la donna più veloce del suo Paese. Il suo percorso, sostenuto dal padre e dall’allenatore Ali, la porta fino alle Olimpiadi di Pechino 2008, sfidando il fanatismo religioso e la guerra. Ma il sogno si spezza tragicamente nel Mediterraneo, durante un disperato viaggio verso l’Europa. Un’opera intensa, raccontata con uno stile asciutto e documentaristico, che rende omaggio a una ragazza simbolo di resistenza e libertà.
L’introduzione alla proiezione sarà affidata a Giulia Longhini, della segreteria provinciale del Psi, e alla giornalista Paola Cortese.
Il ciclo di film proseguirà con due ulteriori appuntamenti:
Lunedì 7 aprile alle 18:00 con “Il sale della terra’ documentario di Wim Wenders e José Salgado sulla vita e il lavoro del fotografo Sebastião Salgado, testimone attraverso i suoi scatti di alcune delle realtà più dure del nostro pianeta. A seguire, Chiodarelli dialogherà con Massimiliano Ghizzi, presidente di Tea Spa.
Lunedì 14 aprile alle 17:30 sarà invece la volta de ‘Il gusto delle cose’, film di Tran Anh Hung, vincitore del premio per la miglior regia al Festival di Cannes 2023, che esplora il legame tra cibo e cultura. Dopo la proiezione Chiodarelli converserà con Alberto Grandi, docente all’Università di Parma e autore, insieme a Daniele Soffiati, del best seller La cucina italiana non esiste.
“Rinnoviamo l’invito a tutti i cittadini e le cittadine a incontrarsi e a condividere momenti di intrattenimento, sempre con la volontà di conoscere, approfondire e scambiare opinioni e interessi. Il cinema, con le sue storie, ha il potere di unire e di trasportarci in mondi lontani. Al centro di questi film, scelti in questo ciclo, c’è sempre l’essere umano e l’umanità a cui apparteniamo, verso cui desideriamo continuare a tendere. In un’epoca in cui, a livello locale e globale, il senso di appartenenza a una comunità di persone con gli stessi diritti inviolabili viene spesso messo in secondo piano, è fondamentale ritrovare e rafforzare questi legami” conclude Chiodarelli.