MANTOVA – Brividi e applausi a scena aperta per la magica voce del sopranista Angelo Manzotti, accompagnata dall’organo del maestro Alessandro Meneghello (che cura come sempre l’organizzazione dell’evento), al concerto di Capodanno in San Pio X. Una tradizione ultratrentennale, che anche nel 2025 ha registrato il tutto esaurito. Ben 450 le persone che oggi pomeriggio hanno affollato la chiesa in ogni ordine di posto per assistere ad uno spettacolo sempre di altissimo livello musicale.
“Omnes gens iubilate” il titolo di questa edizione del concerto, caratterizzato dall’immancabile organo, dalle trombe dei maestri Franco Capiluppi e Marco Marri, e per l’appunto dalla voce prodigiosa del controtenore e sopranista marmirolese. A tutti gli interpreti sono stati tributati lunghissimi applausi.
Manzotti è stato protagonista delle esecuzioni da brividi dell’Ave Maria di Giulio Caccini, del Salve Regina di Gian Battista Pergolesi e di un’aria di Haendel “Lascia ch’io pianga”, scatenando gli applausi a scena aperta della platea.
In precedenza Marri alla tromba e Meneghello all’organo avevano eseguito la “Sonata per tromba e organo” di Albinoni; dopo l’esibizione di Manzotti invece la platea si è cimentata nel “Jesus Christ”, prima di dare spazio alle trombe di Capiluppi e Marri, accompagnate ovviamente dall’organo di Meneghello.
Gran finale con l’Adeste Fideles, che ha coinvolto di nuovo tutta l’assemblea, non prima della “sorpresa”: a salire sul palco anche il maestro Francesco Meneghello, fratello di Alessandro, che è stato giustamente festeggiato per il grande riconoscimento di questi giorni. Sua infatti la musica scelta per l’inno ufficiale del Giubileo 2025 “Pellegrini di speranza”. Francesco Meneghello nell’ultimo atto del concerto, è stato direttore d’eccezione per il coro della platea.