MANTOVA – Mantova piange uno dei suoi riferimenti culturali più autorevoli. Si è spento all’età di 84 anni Rodolfo Signorini, storico, studioso, divulgatore raffinato e instancabile. Nato il 27 gennaio 1941 a Gabbiana di Marcaria, Signorini ha dedicato tutta la vita alla ricerca, all’insegnamento e alla valorizzazione del patrimonio artistico e letterario mantovano, esercitando un ruolo determinante nella lettura e nell’interpretazione dell’opera di Andrea Mantegna.
Laureato in Lettere Classiche all’Università di Bologna, per anni ha insegnato storia, italiano e latino negli istituti superiori di Mantova, trasmettendo a generazioni di studenti la passione per le radici umanistiche della città. Parallelamente, ha condotto studi che lo hanno portato a diventare una delle voci più autorevoli sul Rinascimento padano, con approfondimenti dedicati ad Andrea Mantegna, Teofilo Folengo, Giulio Romano e Vittorino da Feltre.
Tra i contributi più innovativi spicca la sua lettura storica della “Camera Dipinta”, più nota come “Camera degli Sposi”, che Signorini ha restituito al dibattito internazionale con interpretazioni nuove e coraggiose. Nel 1976 fu invitato a illustrarla a Copenaghen, alla presenza della regina di Danimarca Margrethe e della regina madre Ingrid: un riconoscimento che testimoniava già allora la qualità del suo lavoro. Nel 2006, sempre su invito delle principali istituzioni culturali, presentò la figura e l’opera del Mantegna all’Auditorium del Metropolitan Museum di New York.
Studioso apprezzato in tutta Europa, ha tenuto conferenze a Londra, Atene, Salonicco, Vienna, Strasburgo, Parigi, Bonn, Koblenz, Colonia, San Pietroburgo, Philadelphia e Bucarest, portando nel mondo la storia e l’identità artistica di Mantova. Nello stesso anno 2006 ha curato la mostra “A casa del Mantegna”, organizzata nella storica dimora dell’artista, uno degli eventi espositivi di maggiore rilievo per la città.
Oltre alla produzione scientifica, Signorini ha ricoperto numerosi incarichi: consigliere della Fondazione d’Arco, socio ordinario della Classe di Lettere e Arti e bibliotecario dell’Accademia Nazionale Virgiliana, socio corrispondente dell’Accademia dei Sepolti di Volterra, membro del Comitato Scientifico dei “Quaderni Folenghiani” e presidente del Comitato Mantovano della Società Dante Alighieri.
IL RICORDO DEL SINDACO PALAZZI: “INNAMORATO DELLA CITTÀ, STIMOLO INCALZANTE DI INIZIATIVE E IMPEGNO”
“Ci ha lasciato un uomo di grande cultura e umanità, profondamente innamorato della nostra città, della sua storia e dei suoi processi culturali che nei secoli hanno sedimentato quella civiltà mantovana di cui era profondo conoscitore”. Questo il ricordo del sindaco di Mantova Mattia Palazzi. “Il prof. Signorini ha dedicato ogni ora della sua vita a studiare, a divulgare e promuovere i simboli della storia e attraverso di essi il racconto anche popolare di Mantova con particolare dedizione al periodo del Rinascimento. Credeva nella cultura e nella necessità di renderla visibile e popolare, come il progetto di riscoperta degli stemmi delle vecchie contrade cui ha dedicato entusiasmo ed energia.
Per tutti noi il Professore era stimolo incalzante di iniziative e impegno. Era impossibile dirgli di no, il suo amore per la cultura era più forte di ogni ostacolo”.
















