Dall’1 al 5 giugno la decima edizione di Trame Sonore con oltre 300 artisti

MANTOVA – Giunge alla sua 10a edizione il festival internazionale Trame Sonore, sognato dal Direttore Artistico Carlo Fabiano – anima da 40 anni dell’Orchestra da Camera di Mantova e docente di Musica da Camera ai Corsi di Alto Perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia – come incarnazione di un’idea apparentemente semplice, che oggi ha tanti epigoni, ma allora rivoluzionaria: riportare la musica da camera nella sua dimensione nativa, la camera, ma non una camera qualsiasi, quella camera resa essa stessa oggetto d’arte dalla vocazione al bello assoluto del Rinascimento italiano. Una camera che nei secoli rimane scrigno musicale accogliendo mode, decor e musiche diverse, ma sempre aspirando a essere luogo estetico d’elezione, esperienza d’élite, altissima e privata. Trame Sonore in 10 anni ha reso invece quell’esperienza popolare, democratica, inclusiva, orizzontale, consentendovi l’accesso a migliaia di persone ogni anno e divulgando bellezza senza confini, diventando inoltre un esempio per le tante manifestazioni che poi ne hanno seguito la via.

È dunque naturale che, al suo decimo compleanno, Trame Sonore voglia provocatoriamente portare alle estreme conseguenze la sua filosofia fondante, offrendo, prima e unica al mondo, al suo pubblica la vera esperienza definitiva del bello. Lo fa attraverso un’inedita trama che, denominata “one2one”, propone concerti di altissimo livello artistico per un solo spettatore in un luogo principesco, la magica grotta del Giardino Segreto di Palazzo Te, icona del gusto rinascimentale. Artisti di altissima levatura daranno vita a 2 appuntamenti quotidiani per ognuno dei cinque giorni del Festival 2022: in totale saranno 8 le esibizioni per singolo uditore in programma. Tra i protagonisti di queste inusuali performance, così dirompenti e al contempo impegnative anche sul fronte emotivo, giacchè s’azzera completamente la distanza rituale del concerto avvicinandolo all’idea performativa dell’arte contemporanea figurano il tenore Ian Bostridge, i violinisti Nurit Stark e Stephen Waarts, il clarinettista Pablo Barragan e la violoncellista Miriam Prandi. Le modalità per aggiudicarsi quest’esperienza unica nel suo genere in tutto il globo saranno presto rese pubbliche.

Oltre 300 musicisti dal mondo tra mercoledì 1° e domenica 5 giugno 2022, invaderanno pacificamente la città di musica, in ogni luogo d’arte pubblico e privato (mantenendo il proprio fulcro nelle sale dello sterminato Palazzo Ducale), si intrecceranno in altre 17 trame. Com’è tradizione di Trame Sonore, una fitta rete di percorsi tematici funge al numeroso pubblico internazionale sia da guida per orientarsi nel ricchissimo programma, sia da stimolo di riflessione sull’infinita tessitura di rapporti artistici e umani, di amicizie, citazioni e riletture che costituisce l’anima collettiva in cui la musica ha sviluppato se stessa nel fluire del tempo e della storia. Quest’anno, alle ormai solide trame Casa Mozart, Eco di Monteverdi, Hausmusik, Wunderkammer, Sulle tracce dell’Artist in Residence, Fiumi Barocchi, ‘Round Midnight, Solo alla Rotonda, Masterclass&Workshop, Open, Youth Chamber Music Contest&Meeting, Un caffè con e Tavola Rotonda, si aggiungono altre quattro novità. Ars Perfecta accosta, in un entusiasmante confronto attraverso i secoli, due straordinarie forme di musica da camera: il Madrigale tardo-rinascimentale e il Quartetto per archi di Franz Joseph Haydn, una forma d’arte ugualmente perfezionata, e altrettanto “universale” nell’abbinamento, miracoloso, di libertà e rigore. Incompiute dedica attenzione alle musiche lasciate incompiute, il cui fascino è da sempre particolare e indiscutibile, a partire dalla celeberrima Incompiuta di Schubert, che quest’anno compie 200 anni: le Incompiute, infatti, lasciando aperta una finestra sull’ignoto, ci spingono a confrontarci con le infinite possibilità e potenzialità della musica. Esprit de France si concentra su una delle culture più ricche nella storia musicale, dalla sinfonica, all’opera, al balletto, e spazierà da autori del 700 come Mèhul, alle sorelle Boulanger, passando per Debussy, Poulenc, e Franck nella celebrazione dei 200 anni dalla nascita. In-canto è focus sulla voce, il primo suono che l’uomo impara a riconoscere e a riprodurre, espressione naturale del corpo, non prodotto per mezzo di archetti o martelletti: dai madrigali cinquecenteschi ai Lieder, fino al canto contemporaneo di Berio la trama propone un excursus trasversale e curioso lontano dai cliché.

Pur rimarcando che Trame Sonore è e vuole rimanere un happening oceanico e collettivo, ove gli stereotipi dello star system vengono naturalmente neutralizzati dallo spirito orizzontale dell’evento, come ogni anno alcuni dei migliori cameristi della scena internazionale convergeranno su Mantova, ove tutto si dismette tranne l’eccellenza artistica, e fra queste generose star in panni diversi vale ricordare il Guest of Honor Alfred Brendel, l’Artist in Residence Alexander Lonquich, impegnato nella veste di pianista e direttore, i già citati Ian Bostridge, Ilya Gringolts, Stephen Waarts, Miariam Prandi,  i violinisti Marco Rizzi, Jonian Ilias Kadesha e Barnabas Kelemen, i violisti Lawrence Power, Danusha Waskiewicz, Danilo Rossi e Katalin Kokas, i violoncellisti Nicolas Altstaedt, Vashti Hunter e Giovanni Gnocchi, il contrabbassista Franco Petracchi, i clarinettisti Pablo Barragan e Reto Bieri, i pianisti Andrea Lucchesini, Gabriele Carcano, Andrea Rebaudengo, Alessandro Stella e Gloria Campaner, i quartetti d’archi Kelemen e Oistrakh, l’ottetto dei Berliner Philharmonker, Ensemble Zefiro e, naturalmente, l’Orchestra da Camera di Mantova.

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