“Dalla forma alla materia”. Alla Casa del Mantegna, un secolo di scultura mantovana

“Nella forma e nella materia – Nuove generazioni per la scultura mantovana dal ’900 a oggi” è un progetto che ha iniziato la fase laboratoriale con studentesse e studenti a gennaio 2022 e che aprirà ufficialmente i battenti il 27 settembre presso la Casa del Mantegna di Mantova fino all’8 gennaio 2023.

“Un secolo di scultura mantovana, oltre settanta artisti interpreti del proprio tempo nella pianura e all’estero. Un racconto di ieri e di oggi, una mostra che riporta tutti a casa”.
L’esposizione, che presenterà oltre settanta artisti attivi dall’inizio del XX secolo sino ai giorni nostri, è curata dalla storica dell’arte Paola Artoni e articolata in sei sezioni: aprono i
“Cosmopoliti” di ieri e di oggi, ovvero gli artisti mantovani che sono stati e sono protagonisti degli scenari internazionali tra i quali spicca Enzo Nenci a cui la mostra è dedicata. Segue “Insegnare la scultura”: questa sezione è dedicata al doppio ruolo degli scultori, come artisti e come docenti, ed è un omaggio agli insegnanti e ai loro allievi.
Una memoria commossa in mostra è per Carlo Bonfà, indimenticabile docente dell’Istituto d’Arte, oltre che artista noto a livello internazionale nelle vesti di pittore, scultore e performer. Il laboratorio tenuto dal Fablab di Mantova con il progetto FabSchool presenta nella mostra il lavoro di mappatura fotografica, scansione e stampa in 3D delle sculture di Carlo Cerati presso il cimitero monumentale di Mantova. “Naturalismo e studio della figura” inizia con l’omaggio alla generazione di scultori nati tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento operanti tra due poli territoriali: l’Alto Mantovano e la “Bassa”. Il lungo percorso di una sezione che passa per gli anni ’30 e arriva fino ai giorni nostri.
“Oltre la realtà” è una sezione in cui si racconta innanzitutto la storia di un’amicizia tra artisti mantovani che per decenni hanno creato un cenacolo culturale fatto di condivisione e di scambi reciproci; artisti della generazione anni Quaranta che qui si presentano con esplorazioni che vanno dal dadaismo al surrealismo. In questa sezione si trova anche una stanza che racconta di come la scultura contemporanea sappia esprimersi in chiave teatrale, ironica e giocosa. Nella sezione dedicata a “Sacro e sacralità” si riflette sulla ricerca della scultura del sacro e della
spiritualità, con diverse suggestioni. Tra Iconografia tradizionale del sacro e destrutturazione che
arriva fino ad opere di ascesi simbolica. La sezione “Arte sull’acqua” è un tributo ai diciotto anni di attività dell’Associazione Non Capovolgere nel segno della land art al femminile documentati in mostra da un video Arte sul Rio. È inoltre previsto un capitolo “fuori mostra” o “mostra diffusa” sulla scultura urbana: fotografie dei laboratori realizzati con studentesse e studenti, un invito a scoprire le tracce degli artisti mantovani del Novecento tra le strade della città.
La mostra alla Casa del Mantegna sarà aperta dal martedì a venerdì dalle 10 alle 13, sabato, domenica e Festivi con orario 10-13 / 14-17.
Nuove generazioni perché da fruitori passivi i giovani passano una dimensione attiva e
coinvolgente in cui pensare, allestire e raccontare l’evento da un punto di vista originale. Un progetto di collaborazione con protagonisti gli studenti del Liceo Artistico “G. Romano”, del Liceo Classico “Virgilio” e dell’Istituto Tecnico “E. Fermi” che nei mesi precedenti all’inizio della mostra hanno catalogato le opere, creato supporti tecnologici, ideato i concept grafici e sperimentato la riproduzione di sculture con stampanti 3D.
Una mostra a cura di Paola Artoni. Progetto promosso da Manto Circular Lab con il
coinvolgimento degli studenti del Liceo Artistico “Giulio Romano”, del Liceo Classico “Virgilio” e dell’Istituto Superiore “Enrico Fermi” di Mantova. Con il Patrocinio e la Collaborazione di Provincia di Mantova, con il Patrocinio e il Contributo di Comune di Mantova e il Patrocinio di Regione Lombardia.