Dik Dik in concerto domani al Jolly: una serata per vivere il mito della musica anni ’60 e ’70

RONCOFERRARO – Negli anni sessanta c’è stata una generazione che avrebbe voluto cambiare il mondo e uno dei mezzi per mettere in atto quelle idee è stata la musica”.
A dirlo è Pietro Montalbetti, leader dei Dik Dik, il gruppo, formatosi a Milano nel 1965, che domani sera venerdì 18 novembre sarà sul palco del Jolly di Roncoferraro dove proporrà alcuni dei suoi più grandi successi, da ’Sognando la California’ a ’Il primo giorno di primavera’, da ’L’Isola di Wight’ a ’Senza luce’, passando per “Viaggio di un poeta”, ’Io mi fermo qui’ e ’Vendo casa’. Brani che hanno portato in Italia quella rivoluzione musicale degli anni Sessanta che aveva già fatto breccia negli Stati Uniti come in Inghilterra.
La serata con i Dik Dik, attualmente formati da Giancarlo ’Lallo’ Sbriziolo alla voce, basso e chitarra ritmica, Pietro Montalbetti alla chitarra solista e cori, Gaetano Rubino alla batteria e Mauro Gazzola alle tastiere, rientra nella rassegna “Recital” del Jolly ideata dal dj Luca Verbeni, vera anima del locale, che domani sera presenterà il gruppo musicale milanese. Una band che, oltre ad aver interpretato i brani simbolo della rivoluzione giovanile proveniente da oltre Atlantico si sono caratterizzati fin dall’inizio della loro carriera per il loro legame con Lucio Battisti. Un’amicizia vera quella tra il cantante di Poggio Bustone e in particolare Pietro Montalbetti, nata fin da quando erano giovanissimi.
Domani sera tutto questo si potrà vivere e ovviamente ballare al Jolly. La band salirà sul palco alle 23. Un’ora prima sarà invece il gruppo dei Tnt a salire sul palco e lo stesso accadrà alla fine del concerto dei Dik Dik.
“Sarà una serata importante che di certo non mancherà di richiamare tanti di coloro che hanno vissuto l’epoca d’oro della musica anni ’60 e ’70, quella appunto che ha visto i Dik Dik grandi protagonisti. Sono una band che anch’io mi porto nel cuore. L’Isola di Wight è stato il secondo 45 giri che ho comprato da bambino. Quando sono cresciuto poi ho compreso il significato di quella che fu la Woodstock europea nel 1970 con i suoi seicentomila giovani e uno strepitoso Jimi Hendrix tra i protagonisti” dichiara Verbeni.
Un appuntamento da non perdere dunque quello di domani al Jolly, per divertirsi, ascoltando e ballando canzoni che accomunano giovani e meno giovani e che danno l’opportunità di rivivere uno dei periodi più fortunati della storia musicale italiana.