MANTOVA – Sala gremita da tutto esaurito ieri sera al Sociale per l’appuntamento con la stagione di prosa che ha visto in scena “L’anatra all’arancia” con protagonisti di questo classico feuilleton, scritto a quattro mani da di William Douglas-Home e Marc-Gilbert Sauvajon, Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli diretti da Claudio Greg Gregori.
La commedia si apre con la dichiarazione di un tradimento e una partita a scacchi, il finale? E’ lasciato all’interpretazione degli spettatori. Certo è che il pubblico in sala si è divertito e ha riso molto.
“Lo spettacolo è andato molto bene – commentano dalla Fondazione Artioli – così come stanno andando bene tutti gli appuntamenti di prosa di questa stagione. Anche l’appuntamento di ieri sera è stato un successo, lo spettacolo era coinvolgente e molto piacevole ed è stato gradito.”
Il prossimo appuntamento con la prosa sarà il 28 Febbraio 2025, ore 21:00 con “IL CASO JECKYLL” tratto da Robert Louis Stevenson adattamento Carla Cavallucci e Sergio Rubini con Sergio Rubini, Daniele Russo e con Geno Diana, Roberto Salemi, Angelo Zampieri, lesais Santalucia per la regia Sergio Rubini.
LA TRAMA
Henry Jekyll è uno stimato e blasonato studioso della mente vissuto tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, proprio nello stesso periodo in cui nasce e si sviluppa la psicanalisi. Dopo un’affannosa e solitaria ricerca sui disturbi psichici dei propri pazienti, il grande luminare è approdato all’individuazione delle cause della malattia mentale: all’origine di quei disturbi vi è il conflitto tra l’Io e la sua parte oscura, la sua Ombra, quella battezzata in quegli anni con il nome di Inconscio. Egli decide così di sperimentare su se stesso le sue teorie tirando fuori dalla caverna del conscio ciò che è a lui stesso nascosto, a cui dà il nome di Edward Hyde. Ciò che il dottore non mette in conto è che una volta liberato quel suo famigliare oscuro, questi, anziché soggiacere alle regole del dialogo impostate dalla sua parte razionale, inizia progressivamente a vivere di vita propria dando libero sfogo alle sue inclinazioni più malvagie e violente fino a prendere il sopravvento sull’intera vita dell’esimio scienziato. A cadere vittima di Edward Hyde, oltre a tutte le figure chiave della vita del medico, ignare di chi si nasconda dietro quell’essere spregiudicato, sarà Jekyll stesso, che al culmine degli orrori collezionati dal suo doppio malvagio, sarà messo di fronte all’amara scelta se continuare a tenere in vita Edward Hyde o “disinnescarlo” anche a costo di ucciderlo .
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