MANTOVA – Quel che si potrebbe dire un intellettuale scomodo. Tanto più scomodo se si consideri che Costante Berselli oltre che intellettuale fu anche un religioso. Malgrado i suoi manifesti riconoscimenti ottenuti nel campo degli studi e della storia patria, mai fu nemmeno onorato del titolo di monsignore rimanendo un “don” per tutta la sua lunga vita. Quel riconoscimento postumo gli arriva oggi, a trent’anni dalla morte registrata per le cronache nell’ottobre del 1994, grazie a un’iniziativa dello storico Giancarlo Malacarne e del giornalista Rai Fabrizio Binacchi.
Una proposta commemorativa più che celebrativa raccolta da La Voce di Mantova che ha edito il libro miscellaneo di testimonianze, ricordi e analisi storiche e critiche sul sacerdote. Questo lavoro verrà presentato sabato 7 settembre alle 17.30 nel palazzo del Plenipotenziario di piazza Sordello 43, in città, con il patrocinio della Provincia di Mantova, del Comune di Mantova e della Diocesi virgiliana.
Hanno collaborato con scritti di varia natura, oltre ai due firmatari di copertina, la giornalista Paola Bulbarelli, oggi consigliera regionale, lo storico don Giovanni Telò, il giornalista e scrittore Davide Mattellini, lo studioso Claudio Fraccari, le nipoti dello stesso sacerdote Maria Grazia e Gabriella Risi, e il direttore de La Voce Alessio Tarpini. Aneddotica personale e veri approfondimenti sulla vita e sull’opera del sacerdote si avvicendano in questa pubblicazione che cerca di restituire a tutto tondo la complessa personalità di don Berselli: prete scomodo, intellettuale scomodo, autore scomodo di opere memorabili (su tutte gli undici volumi della sua enciclopedica Storia di Mantova, la fondazione del periodico culturale Civiltà mantovana e del settimanale della Diocesi La Cittadella), e poi anche critico cittadino libertario scomodo, partigiano grazie alla cui iniziativa si costituì a Mantova il Comitato di Liberazione Nazionale, poi internato a Dachau, ma anche già presidente scomodo della classe di scienze Morali dell’Accademia nazionale Virgiliana.
Il libro, che verrà distribuito come allegato de La Voce di Mantova, si avvale delle prefazioni del sindaco di Mantova Mattia Palazzi, del presidente della Provincia mantovana Carlo Bottani, e del vescovo Marco Busca.