MANTOVA – In Piazza Marconi, sul palazzo all’angolo tra via Roma e Corso Umberto l’insegna luminosa del Cinzano ha brillato con orgoglio per anni, testimone silenziosa di una città in fermento. Poco più sotto, quelle di Valle, Savazzi e di altri negozi storici hanno scandito il ritmo del commercio mantovano. Dagli anni ’60 in poi, per circa quarant’anni, il centro della città è stato un mosaico di insegne luminose, molte delle quali avevano preso il posto di quelle più sobrie e artigianali che, per decenni, avevano definito il volto del capoluogo. Alcune di queste resistono ancora, sbiadite dal tempo, appese a facciate di palazzi, sotto i portici, agli angoli delle vie.
Non erano semplici targhe: erano la voce di un luogo, il segno distintivo che orientava chiunque camminasse per la città, trasformandosi in punti di riferimento per gli abitanti e per i viaggiatori di passaggio.
Alcune di queste insegne erano veri e propri gioielli artistici, realizzati da abili artigiani, pittori e scultori che sapevano infondere nei materiali un carattere unico. In un’epoca in cui la pubblicità era ancora un concetto lontano l’insegna diventava il primo e più potente strumento di comunicazione. La scelta del carattere tipografico, dei colori, delle decorazioni, tutto contribuiva a definire l’identità del luogo e della famiglia che lo gestiva.
Altre erano più semplici, dirette, essenziali, ma sempre efficaci: spesso il nome dell’attività era accompagnato da un simbolo o un’immagine che chiariva subito di cosa si trattasse, rendendole immediatamente riconoscibili anche a chi non sapeva leggere: un bicchiere di vino per un’osteria, un ferro di cavallo per un maniscalco, una bilancia per un droghiere, una tazza fumante per un caffè. Erano segni che parlavano a tutti, parte di un linguaggio visivo collettivo.
Nel video una carrellata di insegne di Mantova, molte ormai scomparse anche tra quelle degli ultimi decenni, e qualcuna invece che resiste ancora oggi.
Ringraziamo per alcune immagini del video lo scrittore e collezionista Sandro Signorini