MANTOVA – La mostra “Emi Ligabue. Manuale Copiativo” è pronta ad aprire le sue porte al pubblico: l’esposizione sarà inaugurata alla Casa di Rigoletto, in piazza Sordello 23, sabato 16 dicembre alle 11.
Il progetto è stato elaborato dall’Organizzazione Flangini e dal Comune di Mantova con il contributo di Fondazione Cariplo mentre la mostra è a cura di Melania Gazzotti.
Emi Ligabue è un’artista mantovana che vive e lavora a Milano. Negli anni Ottanta è tra i protagonisti della scena creativa bolognese, prendendo parte al gruppo degli enfatisti ed esponendo alla celebre galleria Neon. Fin dai suoi esordi si confronta con le immagini e gli oggetti del vivere quotidiano, che rielabora e reinterpreta tenendo sempre ben presente la storia del design e della grafica.
Ligabue presenta tre serie di opere, appositamente realizzate per l’occasione e incentrate sui temi del manuale, nel senso di fatto a mano e dunque autentico, e della copia, partendo dall’idea di foto/copia per arrivare alla copia del materiale stesso con cui si copia. Come afferma la stessa artista: “Tutto è già stato fatto, copiato, riprodotto: l’originale è perduto per sempre, arrendiamoci!”. “Con questo nuovo corpo di lavori – spiega la curatrice Gazzotti – Emi Ligabue vuole portare il visitatore a riflettere sul ruolo della riproduzione e della serialità all’interno dell’arte contemporanea: un dibattito particolarmente caro all’arte concettuale, che l’artista riesce a trattare restando in equilibrio tra rigore e ironia. Ad essere messa in discussione è anche la sacralità del gesto creativo, che la Ligabue questiona presentando delle opere che sono il frutto di un lungo e meticoloso lavoro manuale, ma i cui soggetti non sono originali. La palette è quella imposta dai materiali stessi utilizzati dall’artista: blu, nero rosso e bianco per i monocromi, realizzati con carta carbone, e blu, rosa, nero per le immagini riprodotte con le matite copiative”.
L’ingresso alla mostra è gratuito: l’esposizione si può ammirare tutti i giorni dalle 9 alle 18 fino al 7 gennaio. La mostra sarà accompagnata da un catalogo che raccoglierà tutti i lavori esposti.