SAN GIORGIO BIGARELLO – Unire l’aspetto culturale a quello ludico, nella convinzione che avvicinare le persone a bellezza, allegria e condivisione possa costituire un ottimo sistema per riaccendere una luce, nel periodo buio che stiamo attraversando. E’ questo l’intento della curatrice Monica Bianchi, editrice de Il Cartiglio Mantovano, che in sinergia con il Comune di San Giorgio Bigarello e con Caritas, per i giorni del 6 (dalle 15 alle 18) e del 7 gennaio (dalle 10 alle 13) ha organizzato l’evento “Nel segno allegro di Rubens e Jordans, Incisioni antiche ed elezione del re”. La mostra si terrà presso il centro culturale di San Giorgio in via Frida Kahlo. Oltre alla mostra, insomma, anche un evento ludico con l’elezione del “Re” di San Giorgio Bigarello.
L’intento dell’esposizione di sette opere incise, è quello di valorizzare la figura di Pieter Paul Rubens e di Jacob Jordans a seguito delle attuali mostre di Palazzo Te, di Palazzo Ducale, dell’Archivio e di quella curata da Monica Bianchi in Sant’Andrea a Mantova dedicate all’artista fiammingo e alla sua scuola. Il percorso inizia con tre incisioni a bulino estremamente rare dei maestri di Rubens, ovvero Adamo Scultori (Amorini sul carro, 1547-1562), Giorgio Ghisi (Figura femminile alata con una sfera, 1557) e Hendrick Goltzius (La Sapienza, seconda metà del Cinquecento). Da Rubens viene presentata la calcografia colorata all’acquerello Guglielmo e Vincenzo I duchi di Mantova colle loro mogli […] realizzata tra il 1834 e il 1835 per l’opera “Famiglie celebri d’Italia” di Pompeo Litta che riprende la celebre pala della Famiglia Gonzaga in adorazione della Trinità conservata nel Museo di Palazzo Ducale. Non poteva mancare una splendida incisione dei tempi di Rubens realizzata da Matthaus Merian raffigurante la Pianta topografica di Mantova nel 1638 con la veduta in primo piano del borgo di San Giorgio. Il nucleo più rilevante della rassegna è costituito dalla litografia dei Due satiri da Pieter Paul Rubens (eseguita da Fernand Piloty il vecchio 1785 – 1844) esaltante il vino in netta contrapposizione con il bulino del 1640 Nihil similus insano quamebrius da Jacob Jordans amico e allievo di Rubens che ironizza sugli effetti del bere. Nell’olio originale di Jordans intitolato Il re beve (del 1638 ora a Bruxelles) – da cui è ripresa l’impressione eseguita da Paul Pontius – viene messa in scena l’usanza nel giorno dell’Epifania di servire la torta contenente un solo fagiolo; colui che lo trova diventa re.
Da qui il collegamento con la Caritas locale che per il pomeriggio dell’Epifania mette a disposizione squisite fette di torta, a offerta libera, per il gioco del fagiolo. Il fortunato che recupera nel proprio dolce l’unico fagiolo magico verrà eletto – alle ore 17,30 – Re di San Giorgio Bigarello.
“Non ci siamo fatti scappare l’interessante opportunità di ospitare una piccola mostra su Rubens e sui suoi maestri anche nel nostro Centro Culturale – dice l’assessore alla Cultura Davide Dal Bosco -. Tutti potranno accedere gratuitamente alla mostra e all’evento di presentazione e spiegazione a essa collegato”.